1. Le fisime di lara 1


    Data: 26/03/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... comportami.
    
    Andai in bagno e, sotto la doccia, cercai di lavarmi di dosso le tracce della mia colpa; asciugatami, mi misi a letto in pigiama antiscopata; dopo non molto sentii che Mario rientrava, andava in bagno e finalmente entrava in camera con solo lo slip addosso; portava in mano il mio perizoma grondante di sborra; lo appoggiò sul mio cuscino e si sdraiò al suo posto; presi l’indumento e lo sbattei per terra, astiosa e muta; non batté ciglio.
    
    Mantenni fede alla mia tigna e per tutta la settimana non ebbi nessun rapporto con il mio compagno, non ci scambiavamo neppure il saluto; da quella volta, ogni venerdì sera, mi preparavo con l’abbigliamento ‘da scopata’ e me ne andavo in discoteca dove mi sbizzarrivo prima sulla pista poi nell’auto col soggetto di turno; di Mario non sapevo niente; la sera tornava tardissimo, qualche volta passava la notte fuori; ma ormai per me era una galassia lontana.
    
    Passarono così un paio di mesi, nel corso dei quali godetti con la figa come mai avevo pensato di poterlo sperare; mi arrivavano notizie di compagne di lavoro che avevano passato serate meravigliose con Mario, ma stentavo anche a crederci; comunque, poteva avere le fighe che voleva; la mia l’avrebbe conquistata solo con un gesto di umiltà che non si decideva a fare; il mio rancore cresceva e, se non fosse stato per i soldi, l’avrei piantato.
    
    Un lunedì mattina, dopo il week end di bisboccia, al risveglio, mi accorsi che non aveva preparato, come al solito, il caffè; ...
    ... uscì prima di me e andò via; sentii il rumore dell’auto che si allontanava; fui costretta a fare di corsa gli adempimenti per raggiungere la fermata e andare al lavoro in autobus; lo odiai ancora di più; pensavo di dirgliene quattro al lavoro, ma non lo vidi per tutta la mattinata; al suo posto, c’era Stanislao, un suo fedelissimo amico destinato a succedergli se lui fosse stato promosso.
    
    Non osai chiedere informazioni e feci il mio lavoro; a mensa, non vidi Mario; guardavo con aria interrogativa Luana che non mi degnò di uno sguardo, come faceva da mesi; forse si era fortemente incazzata; oppure era scattato qualcosa tra lei e Mario, di cui dovevo preoccuparmi; cercai di non pensare, cosa che mi era congeniale; poi sentii una ragazza del reparto congratularsi con Stanislao per l’inattesa promozione; lui ribatté che doveva tutto a Mario che era stato promosso ‘ai piani superiori’.
    
    Involontariamente, gioii; se era stato promosso, avrebbe guadagnato di più ed io avrei avuto una vita ancora più facile; ora era un dovere sociale, per me, fargli abbassare la cresta e ridurlo in mio potere, perché la sua arroganza maschile, a quel punto, diventava incontrollabile; sorrisi, al pensiero; ma mi turbò lo sguardo di compassione che lessi sul viso di Luana, quasi che sapesse qualcosa che io ignoravo e valutasse diversamente le cose; decisi di provocarla e dissi, a tutti e a nessuno.
    
    “Beh, la promozione porterà dei benefici anche a me, visto che guadagnerà di più … “
    
    “Sei certa ...
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