1. L'assistente personale 1


    Data: 26/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    ... perché Sergio vedeva realizzate come in un sogno le fantasie più proibite, senza mettere alla prova il suo pudore e il suo stile.
    
    Se ne era accorto prontamente Giacomo che, non a caso, con apparente disattenzione, lo toccava, lo palpava, lo sfregava dove Sergio voleva che lo facesse e non aveva il coraggio di chiedergli. E a Sergio piaceva tanto la delicata e rispettosa intraprendenza di Giacomo che, senza dire o chiedere nulla, ormai passava le sue mani nelle sue parti più intime, giocava con le sue palle, massaggiava con sicurezza il suo cazzo, palpeggiava con disinvoltura le sue chiappe. E ogni volta si spingeva oltre, facendogli sentire distintamente la prorompenza del suo membro inalberato, cercando di cogliere gli effetti dei suoi massaggi più impertinenti e saggiando le reazioni anche minime ad ogni sua iniziativa.
    
    Insomma, senza che si fossero detti nulla, anzi continuando a mantenere un rapporto di cordialità alquanto formale, erano entrati in una intimità profonda. Ed avevano mantenuto questo atteggiamento un po’ english persino dopo che Giacomo aveva cominciato a lavorargli con la bocca e la lingua tanto il cazzo quanto il culo. Sergio se ne stava con gli occhi chiusi e lo lasciava fare, limitandosi a gemiti di piacere, mentre Giacomo gli succhiava prima i capezzoli, poi il cazzo, e poi infilava la lingua nel solco delle chiappe.
    
    Alla fine della seduta, prima del congedo, Giacomo si limitava a rivolgere all’ingegnere sempre la stessa domanda: “E’ ...
    ... andato tutto bene, dottore?”. “Tutto bene, Giacomo, ti ringrazio”, rispondeva Sergio. E per Giacomo ciò significava che la prossima volta poteva andare oltre.
    
    Ormai il loro rapporto si andava consolidando in questa modalità particolare, davvero originale. Ma, anche se nessun chiarimento era mai intervenuto in forma esplicita, Sergio aveva scoperto una dimensione del tutto inedita e inattesa del godimento fisico e sentiva di non poterne fare a meno. Era stato sempre etero, aveva una moglie ancora molto piacente, aveva successo alquanto facile tra le donne, e non solo per la sua condizione di manager di successo. Non gli era mai capitato nulla che avesse una qualche relazione col sesso bisex, anche se non era rimasto insensibile ad una fulminea suggestione erotica con un manager svedese nella sauna di un albergo londinese. Ci aveva fantasticato un po’, ma non ci aveva mai pensato seriamente, soprattutto per la difficoltà per lui insormontabile di ricercare in altri una corrispondenza di intenzioni e di manifestare ad altri le proprie.
    
    Giacomo ora gli risolveva ogni problema, interpretando e anticipando i suoi desideri e togliendolo da ogni imbarazzo. Faceva tutto lui, sapendo di fare cose che gli erano gradite.
    
    E l’appuntamento del venerdì sera aveva scandito un progress inarrestabile lungo la scala di questo nuovo piacere. Ormai da diverse settimane l’erotismo soft degli sfioramenti, degli strusciamenti, dei palpeggiamenti, delle leccate, aveva lasciato il campo ad atti ...