1. Alla cascata


    Data: 22/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... verga scivolò ancora sul mio stomaco, emise un grugnito piuttosto forte e coprì il mio stomaco con il suo succo. Alcuni schizzi atterrarono su varie parti della parte bassa del mio torso, altri rimasero intrappolati fra i peli che portavano al mio ombelico. Lui stava ancora contorcendosi in estasi, il suo seme di uomo cadeva sempre di più sulla mia pelle. Poi afferrò il suo albero con una mano e spremette fuori le ultime gocce, asciugando la testa lungo il mio fianco.
    
    Quindi si alzò e ridiscese a terra.
    
    Io mi abbassai i pantaloni alle ginocchia e spinsi il mio attrezzo nel mio pugno giusto in tempo per esplodere tutto me stesso. Venni come non ero venuto da anni. Ero coperto di sperma dal collo in giù. Quando la sensazione si placò, emisi il respiro che avevo trattenuto e mi rilassai mentre mescolavo con le dita i nostri caldi liquidi d’amore. Praticamente in quel momento eravamo come una cosa sola.
    
    Pochi minuti dopo mi pulii con un vecchio straccio che si trovava in un angolo e mi diressi verso il cottage.
    
    “Buongiorno!” Dissi entrando in cucina. Lucio stava alacremente preparando la colazione.
    
    “Buongiorno!” disse sorridendo: “Sembra che tu abbia fatto un bel sogno la notte scorsa... “ Commentò, quasi sornione.
    
    “Cosa intendi?” Cercando di capire dove voleva andare a parare.
    
    “Beh ...” fece una pausa,. “Mi sono svegliato, ti ho guardato ed eri coperti di... “
    
    “Che cosa?” Quindi quella era la sua tattica. Brillante, pensai. Trasformare completamente la ...
    ... cosa in modo da farmi pensare che avevo fatto un sogno erotico o qualcosa del genere.
    
    “Sai ...” disse con un sorriso.
    
    “Oh.” Ho detto, e mi sono voltato sogghignando.
    
    Dopo poco eravamo nella piccola barca e stavamo attraversando il lago verso la cascata. Avevo tanto desiderio di vederla. Eravamo entrambi tranquilli. Stavo riflettendo su quello che era successo quel mattino ed avevo il sospetto che lui stesse facendo lo stesso. Sicuramente sarei riuscito ad averlo, dovevo solo capire come.
    
    La barca urtò la riva con un tonfo, risvegliandoci dai nostri rispettivi sogni ad occhi aperti. Lucio saltò fuori e legò la barca ad un grande ceppo appena fuori della linea di galleggiamento. Poi salì il pendio molto ripido accanto alla cascata.
    
    “Aspetta!” Gridai alzandomi per passare dalla barca alla riva, quasi perdendo l’equilibrio più volte.
    
    “Raggiungimi!” Urlò lui mentre correva.
    
    Controllai il nodo con cui aveva legato la barca per assicurarmi che non se ne andasse, poi cominciai a risalire la collina. La terra era morbida e coperta di aghi di pino appena smossi dalle impronte di Lucio. Ad ogni passo che facevo, la terra precipitava giù per la collina sotto di me. Sentii il rumore di rami rotti più avanti, ma non riuscivo a vedere il mio amico per l’ombra proiettata dalla fitta boscaglia intorno a me.
    
    “Lucio!” Gridai, drizzando le orecchie per percepire una risposta che non venne. ‘Questo è un altro dei suoi giochetti’ Pensai tra me e me. Non ero troppo vecchio per ...
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