A scuola di pissing (ii parte)
Data: 17/03/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pollicino, Fonte: Annunci69
... tutto il giorno faticammo come muli, poi - verso sera - sfiniti, sprofondammo su quello che era il "talamo nuziale" mio e di Giorgia.
Sapevo che la sorellona non avrebbe fatto obiezioni, e così finimmo l'uno nelle braccia dell'altra...
E fu allora che, ritornando in me stesso, recuperai la consapevolezza del perché eravamo lì in montagna: bisognava verificare il livello di adattamento al pissing di Perla, e in quel momento non potevo, non dovevo pensare al solo godimento individuale...
Giorgia era lontana, ma in quella fase potevo egregiamente vedermela da solo!
Ci preparammo indossando l'ormai a noi consueto costume adamitico... Per l'ennesima volta, mi sorpresi piacevolmente ad ammirare quel corpo di giovane femmina libertina disposta a tutto, non per denaro ma per puro piacere...
Tra poco, i nostri caldi fluidi, le nostre intimità, e i nostri sudori si sarebbero nuovamente combinati in un'unica soluzione, sviluppando un'alchimia di sensazioni difficilmente descrivibili a parole.
Dunque, ci sistemammo per iniziare... Avremmo avuto tutta la notte davanti a noi, e la stanchezza di quella giornata si stava già dissolvendo...
Per prima cosa, la feci sistemare accucciata in modo che mi desse le spalle... potendo così riammirare i suoi possenti fianchi e un culo grosso ma che sembrava disegnato da Giotto...
Si sedette spontaneamente sui talloni, "regalandomi" una visione del suo superlativo sfintere davvero incredibile...
Fui tentato di ...
... massaggiarglielo con i pollici, a due mani, ma subito lei - avendo ormai imparato le pose che doveva assumere per favorire il suo "Maestro delle Cetimonie" - si sollevò leggermente mettendosi a quattro zampe", nella classica configurazione della pecorina...
Vedevo le labbra della sua passerina, due ali di farfalla che mi parvero volersi schiudere al fine di ospitarmi dentro di lei...
In previsione di quella "manovra", avevo bevuto per tutta la giornata, trattenendomi dall'orinare, e con quella magnifica visuale sotto gli occhi il mio organo si stava irrigidendo, di quel tanto che mi avrebbe consentito di penetrarla ma anche di pisciare.
Perla era impaziente, e cosi decisi di rompere gli indugi... Mi accostai a lei, saggiai lo stato di eccitazione, ed entrai come una lama nel burro...
Fu il delirio dei sensi… Restammo entrambi immobili per qualche istante, poi io sentii prepotente lo stimolo di orinare...
Certamente, Perla se ne accorse, e mi incitò:
- "Forza, spara e scarica!".
Quelle parole mi diedero un ulteriore impulso, mentale oltre che fisico, e fu come se qualcuno avesse aperto un rubinetto: un caldo fluido si riversò dal mio meato uretrale fin dentro alla sua fica sussultante… La sacca si colmò del mio liquido giallastro, finchè – non riuscendo più a contenerlo – iniziò a sversarsi fuori, lungo le cosce della ragazza.
La quale, presa da una forte rimescolamento interno, mi venne davanti agli occhi, spruzzando il suo miele asprigno in ogni direzione.
Ecco… ...