1. A scuola di pissing (ii parte)


    Data: 17/03/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    A scuola di pissing (II parte)
    
    (Il Decameron di Perla)
    
    1. Riepilogo degli episodi precedenti.
    
    Il soggiorno presso lo chalet procedeva sereno e tranquillo, e l’iniziazione di Perla al pissing faceva ben sperare per un seguito altrettanto elettrizzante…
    
    Ogni “prova” a cui si era sottoposta l’aveva superata con entusiasmo e brillantezza, percui tutto lasciava ben sperare per questi nuovi avventurosi “esami”.
    
    Io e Giorgia, da bravi maestri, non le chiedemmo mai di compiere atti che lei non poteva concretizzare, ma la “premiavamo” sempre con sensazioni sublimi.
    
    Ci affacciammo, dunque, a un quarto giorno che si annunciava foriero di altre grandi suggestioni, e che ora vi vado a narrare…
    
    2. Quarto giorno: un brindisi molto speciale.
    
    Eravamo – come al solito senza veli – a fare colazione, mentre Giorgia di alzò da tavola all’improvviso, e ci disse:
    
    - “Scusatemi ma devo andare a fare pipì”.
    
    Io, non appena udii quelle melodiose parole, forse scherzando ma forse preso da una istintiva eccitazione, stesi il braccio e le allungai la scodella vuota della nostra amichetta e le risposi:
    
    - “Perla ha sete… Per favore, potresti riempirgliela di nuovo visto che ti sei alzata?”.
    
    Al che, l’astuzia e la porcellaggine di mia sorella si fusero in una cosa sola, ed esplosero in una “recita” da consumata attrice… Guardò me e poi Perla, e teatralmente rispose:
    
    - “Devo farlo in bagno?”.
    
    E sghignazzò che sembrò sentirsi male…
    
    Io intuii che aveva dato fuoco ...
    ... alle polveri: l’esame era iniziato!
    
    Così, senza attendere una risposta della ragazza, fui io lesto a replicare:
    
    - “Se pensi che sia un latte migliore…”.
    
    Giorgia afferrò la tazza che gli veniva offerta e disparve… Sentimmo la porta del bagno chiudersi, e dopo qualche minuto subito riaprirsi…
    
    La sorellona si affacciò sulla uscio della cucina…
    
    Era completamente nuda, e sorreggeva con entrambe le mani quella ciotola come se fosse un calice votivo pronto per un rito religioso…
    
    Poi, si avvicinò alla mensa, abbassò le braccia fino al piano, e posando lentamente la coppa dichiarò solennemente:
    
    - “Eccoti questa prelibata bibita dissetante…”.
    
    Senza volermi accertare del contenuto (conoscevo troppo bene Giorgia per non immaginarlo), accostai il dorso di una mano al bordo esterno e percepii tutto il calore del contenuto… Era piacevolmente tiepido, ma non fumava…
    
    Siccome sapevo che il frigorifero traboccava di bevande, capii immediatamente cosa volesse dire la troia con “bibita dissetante”, e le ressi il gioco…
    
    Presi in mano la tazza, e la porsi a Perla…
    
    Nel frattempo, mia sorella aveva preparato altre due ciotole anche per me e per lei… ed io mi ritrovai a immaginarmi quel liquido che zampillava fuori a cascatella dalla sua fonte meravigliosa.
    
    Le afferrammo, e Giorgia disse:
    
    - “Facciamo un bel brindisi alla nostra amicizia.. Cin Cin!”
    
    La giovane prese senza pensarci su troppo la sua tazza, ed ebbe un moto di indecisione… Ne sentì l’insolito calore e ...
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