1. 010 ancora su mia madre


    Data: 15/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... tonfi pesanti delle cariche sostanze espulse.
    
    Ancora oggi m’è rimasta questa perversione oculare, inoculatami nei trascorsi con quell’uomo in istituto. Ancora oggi se mi capita di guardare uomini forti chini a cacare, provo un piacere che non so enunciare perché possa essere pienamente compreso da chi vorrebbe meglio intendere.
    
    Non si tratta di un piacere di tipo eminentemente sessuale, ho ribrezzo alla sola vista delle masse odorose e la stessa avversione olfattiva mi informa di non essere affetto da quella patologia dilagante che ha preso posto con largo consenso nei siti di pornografia.
    
    Di contro però, è la vista dell’uomo possente accosciato su se stesso nell’atto di cacare che eccita il mio cuore nella stessa misura con cui eccita le primigenie regioni del mio cervello.
    
    Ma la mia vita non aveva stabilità. Io avevo necessità di essere amato e lui – l’istruttore di nuoto – si accorse della mia particolare mansuetudine nel rendergli servizio e così mi dispensò dalle pratiche blasfeme con cui toglieva la parola ai suoi giocattoli. Anzi, prese a prestarmi qualche attenzione in più che non fosse solo accomodarsi sul mio volto o pisciarmi nella gola.
    
    Io mi sentii nuovamente felice di essere “esclusivo” per qualcuno ed egli una sera m’interrogò dopo la sborra sulle ragioni sottese alla mia ilarità di spirito.
    
    Decisi di rispondergli senza mentire. Gli dissi che sarei stato disposto ad amarlo se solo me lo avesse consentito. Gli sarei stato vicino tutta la ...
    ... vita, che non avrei avuto altro dio all’infuori di lui, che avrei fatto del mio ventre il reliquiario segreto della sua sborra.
    
    Egli mi ascoltò fino in fondo e poi quando ebbi finito s’alzò dal letto, accostò al lavello, e sversò piscio nel lavandino. Poi mi disse che ne avrebbe parlato col direttore.
    
    Io rimasi stupito. Che cosa c’entrava il direttore..
    
    Invece c’entrava.
    
    Da quel giorno il gorilla non mi cercò più, ed il direttore non solo fece di me l’oggetto del ludibrio più spietato nelle orge del refettorio, ma meditando su questa mia propensione al sentimento ritenne che rappresentassi un elemento di turbativa sull’”armonia” dell’istituto. M’ero innamorato di padre Goran, ora dell’orco e poi ? Questo era troppo. Non potevo corrompere nessuno dei docenti con queste mie smancerie. Ero al servizio di tutti e come tale dovevo restare.
    
    Ero “metastasi” nel sano organismo della scuola. E sul mio conto dovettero prendersi provvedimenti più seri.
    
    Fu informata mia madre, e fu inoltrata avviata la procedura di espulsione.
    
    Nel mentre fui dispensato non solo dalle ore della scuola, ma persino da tutte le attività ginniche, nuoto compreso naturalmente.
    
    Fu tremendo per me sopportare le lunghe ore in solitudine nelle grandi ale deserte di quell’istituto. Per questo motivo cercavo conforto andandomene in cappella a pregare o ad impegnare la mia testa organizzandomi per lustrare pavimenti, effigi, e vetri cattedrale.
    
    Forse la mia buona volontà avrebbe addolcito il ...
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