1. Da vergine a troietta in pochi giorni , seconda parte


    Data: 10/03/2020, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Voyeur Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... piano bar voglio farti provare nuove sensazioni Lei: ma non voglio. La baciai e le parlai con convinzione e a lungo prima che con le lacrime agli occhi mi dicesse: va bene , ma è l’ultima volta prometti . Promisi. Era bellissima , prima di alzarmi dal letto le sussurrai in un orecchio : fai tutto quello che vuole meno che dargli baci in bocca e non farti venire nella passera. A lui il giorno prima avevo detto: fa tutto quello che vuoi e se ti dice che non vuole non importa, fallo. Volevo vedere come avrebbe agito Cristina sotto le sue “pressioni”. Sapendo cosa volevo da lei si girò sul letto verso Alfredo che intanto si stava masturbando ed il suo cazzo aveva preso una forma che non mi vergogno a dirlo fosse “altezzoso”, regale. Guardo ambedue e dico: dai non c’è molto tempo. Mi siedo su una poltrona di fianco al letto , con la sigaretta accesa, aspettando con curiosità. Si avvicinò a lei e disse: dai un bacino al tuo amore e le piegò con una mano il capo verso il cazzo. Fu il primo contatto di Cristina con Alfredo: un bacino sul cazzo. Fu poi Alfredo a ricambiare; si stese tra le sue gambe e le leccò la figa fino a quando lei ebbe un primo orgasmo . Adesso Cristina era rilassata e “bagnata” e Alfredo si stese su lei e l’aprì. Questo è il corretto verbo perchè quel cazzo non solo entrò nella sua fighetta ma la aprì come fosse quella la sua prima volta. Le mani di Cristina andarono subito a cingere le spalle di lui ;quel cazzo in pochi secondi le aveva aperto figa e ...
    ... cervello. Dopo questo normale inizio Alfredo si sposta e la fa sedere su lui. Il cazzo entrò come un siluro in lei che si alzava ed abbassava appoggiandosi sui suoi testicoli Cristina aveva il suo viso sconvolto dal piacere e dei oh oh accompagnavano i suoi movimenti. Le tette sobbalzavano ad ogni suo movimento tanto che Alfredo allungò le mani per prenderle. Si vedeva che Alfredo impazzisse di piacere ;il suo cazzo era massaggiato dalla stretta figa di Cristina che gli dava molte piacevoli sensazioni. In un barlume di lucidità le chiese :posso venirti dentro? Sembrò che queste parole risvegliassero Cristina dal torpore godurioso che stava vivendo. Interruppe la cavalcata fermandosi seduta su lui con il cazzo dentro Lui :baciami. Lei: no. Lui mise la bocca su quella di lei che non riuscì a sottrarsi al bacio e fu costretta a subirlo. Lui, ruvido: sei la mia troia, fai quello che voglio. Lei parve turbata guardò verso me che accennai a un si. Le confermavo che in quel momento fosse sua, la sua troia. Non so se per rabbia , per sudditanza a me o per piacere si lasciò andare . Lo guardava con occhi indecifrabili mentre si faceva scopare o meglio lo scopava ;alzandosi portava a vista i suoi testicoli già pronti ad espellere lo sperma accumulato. Rimanendo in questa posizione, come le avevo insegnato, portò una mano in basso cingendo le palle e accarezzandole delicatamente, a bassa voce gli disse :si sono la tua troia . Alfredo sentì di poter svuotare tutto quello che era accumulato nei ...
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