1. Da vergine a troietta in pochi giorni , seconda parte


    Data: 10/03/2020, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Voyeur Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... Quarto giorno: doppio pompino a me in auto ed a uno sconosciuto al piano bar. Quinto giorno: domani a casa mia avrebbe scopato ed altro con uno che conoscevo bene . Era un compagno di calcio con un grosso cazzo e con una evidente indole da porco. In cinque giorni da vergine timorata a puttanella. Non male eh. Già due giorni prima avevo dato per scontato quanto sarebbe potuto accadere. Mi ero portato avanti e avevo parlato con Alfredo: un fisico tosto da mediano e un cazzo , almeno a riposo, visto in doccia, enorme. Lo conoscevo da tempo; spesso giocavamo insieme a calcio Gli dissi che stavo facendo fare delle nuove esperienze ad un’amica ed avevo pensato a lui, ma che lei non lo sapeva. Dopo che gli ebbi raccontato i trascorsi di Cristina si diede disponibile. Non gli avevo raccontato proprio tutto, ma il necessario per i miei fini. La sera dopo siamo in casa mia; lo stiamo aspettando ma lei non lo sa. Cristina indossava una minigonna chiara a balze ed una camicetta bianca. Aveva i capelli sciolti e portava delle scarpe con tacchi che slanciano la sua figura. Eravamo seduti sul letto e ci stavamo sbaciucchiando; intervallavamo i nostri baci bevendo uno spritz da me ben fatto, “caricato” bene. Cristina era sorridente ed accaldata anche per lo spritz. Quando il citofono suonò Cristina sorpresa mi chiese chi potesse essere; dissi che non lo sapevo e risposi al citofono. Le dissi: è Alfredo un mio caro amico, è passato a salutarmi. Cristina mi parve scocciata, ma non disse ...
    ... altro. Quando aprii la porta ed Alfredo mi vide quasi non mi salutò preso come fu dalla presenza di Cristina. Con un sorriso disse: è veramente bella la tua amica. Pensai che di ragazze cosi Alfredo ne avesse viste ed avute ben poche se non nessuna. Riflettei su quanto sarebbe avvenuto. Adesso stava a me. Preparai un altro spritz per Alfredo e pian piano feci alzare la temperatura dell’ambiente cominciando a baciare e a toccare nel giusto modo Cristina che inizialmente era imbarazzata dalla presenza di Alfredo, ma poi da me “guidata” se lo dimenticò. Avevo comunque notato il suo imbarazzo mentre l’aiutavo a spogliarsi mi guardava forse aspettando che le dicessi di non farlo. Tolse le scarpe e poi la camicetta restando con dei trasparenti slip rosa, non portava il reggiseno e le sue collinette furono subito preda della nostra vista e poi le tolsi io le mutandine e la strinsi a me . Mi distesi sul letto trascinandola con me e la baciavo mentre le pastrugnavo il culetto. Intanto alle sue spalle, non visto da lei , Alfredo si spogliava. Petto ampio ,non alto, squadrato, gambe muscolose, ne grasso, ne magro, un vello nero ricciolo gli copriva il petto. In mezzo alle gambe gli pendeva il cazzo non era ancora pienamente eccitato, ma già a mezza strada si vedeva quanto fosse grosso. Per me era la classica figura del maschio montatore. Appena nudo si stese sul letto alle spalle di Cristina che sentì la sua presenza. Mi disse: ma cosa fa? Ed io: lascialo fare e un mio amico; ricorda ieri al ...
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