Da vergine a troietta in pochi giorni , seconda parte
Data: 10/03/2020,
Categorie:
Racconti Erotici,
Tradimenti
Voyeur
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... visto in attesa e non sarebbe venuto li. Stando vicino la porta e facendo attenzione sentivo cosa succedeva dentro. Non parlavano . Sentii, forse, il rumore della cintura slacciarsi e il fruscio dei pantaloni di lui calarsi . Immaginai la scena di lui che si calava i pantaloni e gli slip alle ginocchia portando allo scoperto il cazzo già mezzo pronto e vedevo il suo viso ancora non convinto di quanto stesse avvenendo e poi dall’ incredulità passare al piacere quando lei piega la testa gli prende il cazzo con la mano e poi lo prende in bocca. Mi immaginavo lei che si sforzava di prendere il suo cazzo il più possibile in bocca e succhiarlo velocemente per finire in fretta .Guardavo l’orologio; ero curioso di sapere quanto sarebbe durato il pompino. Non potevo vedere, ma adesso immaginavo il viso gaudente di lui e le sue mani sulla testa di Cristina per dettare tempi. Se fossi stato al suo posto avrei fatto di tutto per farlo durare il maggior tempo possibile, ma poteva aver timore che lei si stancasse e lo lasciasse a mezza strada. Infatti fu un pompino veloce, dopo tre minuti lo sentii dire: vengo; il silenzio e un suo mugolio. Doveva essere venuto. Dove? In bocca? Per terra ? Cristina aveva bevuto il suo sperma o no ? Doveva essere ringalluzzito poiché poco dopo udii bene che le disse: vuoi scopare ? Ti piacerebbe. Lei disse: no, hai già avuto troppo, gli accordi erano altri. Sentii dei movimenti , si stava rivestendo. Tutto era durato meno dii sei minuti e per fortuna ...
... nessuno era venuto al bagno Usci per primo lui e mi vide lì appoggiato che attendevo. Mi disse : grazie , adesso viene, e se ne andò. Poi usci lei. Non disse nulla, ma era buia in volto. La presi per mano e tornammo all’auto per riaccompagnarla a casa. Era un po’ giù. Comprensibile. La rassicurai, fui gentile e dolce e la ringraziai per quanto mi aveva dimostrato. Sentivo l’alito fresco della sua bocca. Doveva averla lavata bene, per fortuna. Ci limonai . Si era ripresa . Passai del tempo per spiegarle il perché era stata importante per me quanto era successo e le dissi che un’altra più importante l’avrebbe aspettata la sera seguente. Dissi che sarebbe sta l’ultima. Con un tremolio negli occhi mi disse : l’ultima e poi basta davvero. Lo confermai. Era tornata ed essere abbastanza serena e felice di stare con me Accompagnandola a casa godetti di un altro suo pompino. Mi ero fermato nel solito posto dove mi aveva fatto il godurioso lavoretto. In cambio, questa volta avevo giocato con la lingua sulla sua passera e con le dita nel suo culetto portandola ad un piacevole dichiarato orgasmo. Prima di lasciarci ci accordammo per la sera successiva; avevo già definito uno step successivo alla sua esperienza sessuale. Avrei accettato anche un suo no, ma volevo porla nella condizione di farla decidere. Ripensai al nostro breve trascorso e a cosa l’attendesse Primo giorno: limonata ed una veloce palpata alle pari intime Secondo giorno: chiavata, inculata e pompino Terzo giorno: come sopra ...