1. Da vergine a troietta in pochi giorni , seconda parte


    Data: 10/03/2020, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Voyeur Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    Sul letto parlavamo e ci sbaciucchiavamo accarezzandoci poi la voglia ci riprese. Mi staccai, le misi il cazzo tra le tettine ed iniziai a muovermi avanti e dietro, poi le dissi :quando è in alto leccalo e succhialo. Fu un piacere vedere la sua boccuccia all’opera. Sarei venuto volentieri così sborrandole in viso, ma c’era tempo per quello volevo completare la mia opera, volevo prima il suo culetto. La feci girare a pancia in giù e misi un cuscino sotto la pancia .Era perfetto e quella rosetta scura al centro sembrava mi invitasse ad entrarci. Piegandomi le sussurrai : voglio tutto di te, adesso mi prendo il tuo culetto Lei: mi fai male? Le dissi : non preoccuparti starò attento. Iniziai ad accarezzarla con dolcezza con gesti lenti. Inizia dalla schiena per finire tra le sue cosce dopo essere passato dal culetto. Era rilassata ma trepida al seguito. Poi mi dedicai ai suoi glutei facendo scorrere le dita in mezzo e allargandoli per portare all’aperto l’ano. Ero preparato, aiutandomi con un lubrificante naturale a cui attinsi a piene dita comincia ad allargare un poco la stretta apertura. Cristina aveva un respiro ansioso e mosse il culetto per quelle sollecitazioni che non aveva mai provato. Le chiesi come si sentisse. Rispose: bene. Le dissi : stai rilassata, ti piacerà. Mettevo del gel lubrificante di tanto in tanto intorno al dito in modo che scorresse meglio; ripresi a farlo girare dentro al buchino. Ci lavorai molto e poi spinsi più in profondità l’indice che con poca ...
    ... pressione superò l’anello anale e potè scorrere dentro il culo. Un leggero sobbalzo un suo oh e poi fu accolto in un religioso trepido silenzio. Muovevo il dito dentro e fuori e in modo circolare; preparai lo spazio per un secondo dito che seppur con un pò di fatica fu accolto . Le chiesi se sentisse male. No Entravo ed uscivo con le due dita , ne aggiunsi la terza e con le dita a cuneo le allargai, a sufficienza per il mio cazzo ,lo sfintere. Era arrivato il momento; spalmai il lubrificante sul mio cazzo e ne misi una buona quantità nel e intorno all’ano. Le dissi: adesso. Poggiai il glande e spinsi con costanza senza strappi. Lo sfintere cessò di colpo di resistere lasciando passare il mio cazzo. Cristina sentì il dolore della deflorazione e gridò cercando di sottrarsi all’avvenuta penetrazione. Le dissi: resisti, sono dentro, adesso passa tutto. Rimasi un po’ fermo per abitarla alla nuova penetrazione poi pian piano la inculai Le dicevo :brava, sei bravissima, mentre il mio cazzo aumentava l’escursione nel suo culo. Lei è appoggiata con il petto e con la testa sul lettino, non mi guarda. Le mie entrate sono sempre più veloci e profonde. Il sul culetto mi ha accolto tutto. Metto una mano sotto lei e la masturbo. Gira il viso e ci baciamo. Continuo ad incularla e le dico di masturbarsi da sola. Poi sento un brivido che mi arriva lungo la schiena al cervello. Sto per godere, non voglio rinviare il momento. Le dico ti sto riempendo il culetto; ho le mani stretti ai suoi fianchi. ...
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