Il mio goldenboy
Data: 08/02/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... criminale.
“Penso che lui stesse guardandomi nello spogliatoio.”
“Ragazzi, se proverà a farmi qualche cosa di anormale, lo prenderò a calci nel culo.”
In qualche modo capii quello di cui stavano parlando.
Per i due anni seguenti mi sentii strano. Mi chiedevo cosa c’era di sbagliato in me. Ero intrappolato dentro di me, il mio corpo continuava a dirmi cosa volevo e la mia mente mi diceva che avevo torto. Ero preso in mezzo dalle mie emozioni.
I miei voti peggiorarono. Ero stato un bravo studente fin dalle elementari, dopo quell’anno i miei voti andarono decisamente giù. Nel mio primo anno di liceo le cose non andarono meglio. I miei genitori erano incazzati con me, mi dicevano che ero più intelligente di quello che dimostravo. Questo non contribuì a risolvere il mio problema, mi sentii più indegno che mai.
Mi ero isolato dagli amici, la mia vita in casa era una merda. Mi sembrava che non ci fosse speranza. I miei problemi stavano giungendo all’apice. Per un po' di tempo considerai anche la possibilità di uccidermi.
Durante quel periodo di buio del secondo anno di liceo, papà portò in casa Internet. Dopo avere imparato come usarlo, cominciai ad esplorare il mondo esterno per cercare di capire i miei problemi. Trovai numerosi siti dedicati al porno gay e questi mi insegnarono che non ero solo. Questa fu la rivelazione più sorprendente che mai avrei potuto immaginare, non ero solo. Altre persone si sentivano così.
Andai nei siti più in profondità e ...
... trovai dove le persone parlavano della loro omosessualità. Molti di loro si sentivano precisamente nello stesso modo in cui mi sentivo io. Avevano vissuto la maggior parte della loro vita isolati finché non avevano compreso che non erano soli. Con piacere avevano imparato a conviverci.
In un sito che mi piaceva particolarmente c’era un ragazzo inglese che parlava della sua situazione, conobbi la sua lotta. Mi diede speranza.
Quel giorno smisi di sentirmi colpevole e mi accettai per quello che ero. Era così incredibile che una persona che viveva dall’altra parte del mondo, una persona che non avevo mai incontrato, potesse avere un effetto così profondo su di me.
Dopo di ciò, i miei voti risalirono leggermente ed io divenni una persona più felice. Non dico necessariamente una persona felice, ma più felice. Desideravo incontrare qualcuno come me. Non qualcuno così lontano, a cui poter dichiarare i miei pensieri attraverso una fredda tastiera impersonale, ma una vera persona viva. Una persona a cui parlare direttamente, con cui sperimentare tutte le cose che avevo sognato. Lo volevo disperatamente. Sarebbe stato grande, pensavo, se avesse potuto essere Luca. Luca era diventato il mio amico, l'unico amico che avevo. Io volevo che fossimo più intimi.
Aveva una grande vitalità e faceva sembrare straordinaria qualsiasi cosa facesse. Un venerdì sera eravamo andati a vedere un film dell’orrore e poi andammo a cena. Eravamo seduti in un separè in penombra e stavamo parlando di ...