Il mio goldenboy
Data: 08/02/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... degli armadietti, così non potevamo cambiarci o fare la doccia, quindi portavamo pantaloncini e magliette sotto i vestiti normali. Veramente una festa per gli occhi, ci toglievamo la maggior parte dei vestiti, restando in scarpe, magliette e pantaloncini.
I più sviluppati si toglievano le magliette. La vista di tutta quella giovane carne, soda e sudata era sufficiente per spedire il mio cazzo a puntare verso il cielo in un secondo.
Dovevo assicurarmi di essere in una posizione tale da nascondere la mia erezione o almeno riuscire ad intrappolarla sotto l’elastico dei boxer. C'erano circa 15 persone nel corso, così c’era molta varietà, dal magro al pesantemente muscoloso, dal pallido al quasi marrone scuro, dalle piccole alle grosse protuberanze, che mi facevano vergognare della mia.
Luca era nella media, era muscoloso ma non enorme, una buona cosa, perché non sarebbe stato in accordo con la sua struttura ancora di ragazzo. Le sue gambe ed il torace erano senza peli, ma aveva un piccolo cespuglio sotto ogni braccio.
In quel periodo diventammo più intimi. Lui non aveva macchina, ma io sì. Uscivamo spesso insieme. Luca era molto virile. Il suo fascino ed il bell’aspetto gli attiravano molta attenzione dalle signore. Se andavamo al centro commerciale gli sguardi femminili lo seguivano sempre.
Un sabato pomeriggio, mentre stavamo mangiando una pizza, gli chiesi: “Ti sei accorto che le ragazze sbiancano quando passi?”
Lui rise: “Dai, non è vero.”
Non ...
... gli permisi di lasciar cadere l’argomento: “Smettila di essere modesto, Luca. Tu lo sai. Allora perché non hai la ragazza?”
Lui masticò pensierosamente la sua pizza per un momento: “Non so, veramente. Nessuna è mai riuscita a colpirmi.”
Il mio cuore accelerò. Una piccola fantasia attraversò la mia mente, una fugace scintilla di speranza, forse anche Luca era gay.
Questa idea assurda poteva essere vera? Lo dubitavo. Tuttavia. Se fosse... alzai lo sguardo dalla mia pizza e lo guardai mentre lui guardava per il locale. Seguii il suo sguardo fino ad una tavola colma di ragazze succintemente vestite. Lui continuò a guardarle ed il mio cuore rallentò rapidamente come la mia erezione. Maledizione. Lo sapevo che era troppo bello per essere vero.
Mi sentii depresso mentre il mio sogno crollava. Non era solo per il fatto che lo volevo dannatamente, più di quanto avessi mai desiderato qualsiasi cosa, era anche il fatto che volevo disperatamente un’anima gemella. Fin da quando potevo ricordare, io ero stato attratto dai ragazzi. Questo mi aveva provocato del tumulto emotivo. Quando arrivò la pubertà, i miei desideri divennero enormi. Non ricordo il giorno in cui cominciai a sentirmi immorale, ma dopo poco sentii dei ragazzi parlare di una persona che loro pensavano fosse una “checca.” Io non avevo mai pensato prima alle mie inclinazioni, le avevo accettate come un dato di fatto. Sentii solo l'ultima parte della loro conversazione, ma loro ne parlavano come se fosse un ...