1. A casa di barbara


    Data: 07/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: illeopoldo68, Fonte: Annunci69

    ... rudezza, so che le piace in questo modo.
    
    Stavolta i tempi sono più lenti, possiamo giocare un pochino di più. La faccio alzare ed andare verso il divano, ancora nella stessa posizione “Così stiamo più comodi.” e ricomincio.
    
    Dopo un po’ esco, vado dall’altra parte del divano e, prendendola e tenendola ferma per la coda, glielo propongo. Un pochino poi torno dietro. Lo faccio altre due volte. Ogni volta che torno in lei lo sente, più duro, e lo segnala, e non solo a parole.
    
    E se ne esce, con la voce trasformata dall’eccitazione, con una proposta …
    
    “Ma io, prima, pensavo anche a qualcosa di speciale … per ricordare i bei tempi …”.
    
    La lucidità è quella che è e, manca poco, e questa frase, la consapevolezza di quel che significava, basta a farmi perdere. Ma ce la faccio, tengo il punto.
    
    “Ah beh, in effetti …”. Esco da lei, torno l’ultima volta alla sua bocca, la rigidità è fondamentale in queste cose. Nel frattempo la carezzo dietro, inizio a dilatarla con un dito, lascio che si rilassi poi spingo in profondità, ruotandolo, sempre di più.
    
    Lei si muove, apprezza quest’operazione. E lo manifesta leccandomi, replicando gli stessi movimenti con le due estremità del suo corpo.
    
    Vado dietro di lei. “Fai piano, lo sai.” E mi strizza anche l’occhio mentre lo dice. Questa è inarrestabile…
    
    Metto dentro la punta, lentamente, millimetro dopo millimetro, aspetto che le si rilassi poi spingo ancora.
    
    Piano piano tutta la punta è entrata “Sai com’è, passata la ...
    ... testa, è tutta una festa.”. Ride, ridiamo entrambi, e le scosse dei nostri corpi, incastrati in un modo così rigido, si amplificano tra loro. In questo modo guadagniamo qualche altro millimetro. Torno indietro e faccio gioco di questi pochi centimetri guadagnati e, senza fare uscire la testa, inizio un lento su e giù. Lei si rilassa sempre di più, si lascia andare. Allora approfitto e spingo ancora. Lei si carezza. Piano piano riesco ad infilarlo tutto. Ci sono, sono lì, tutto dentro.
    
    La sensazione di potenza che ti dà sodomizzare una donna è qualcosa di non descrivibile a chi non l’ha provata. Dicono, non lo so, che anche l’intensità della di quello che prova la donna sia qualcosa di inimmaginabile. Poi ci diranno che è un discorso anatomico, di maggiore pressione.
    
    Ma la verità è che è un atto di dominanza, e di sottomissione. E’ inutile girarci intorno. E’ una roba di testa.
    
    Niente di violento, ci mancherebbe. Tra due persone che lo vogliono, tutto è lecito.
    
    Appena arrivi in fondo ti fermi. In quell’istante ti senti il re del mondo.
    
    “Allora ti piace ancora il mio culo ?”
    
    “Si, sempre piaciuto, anche da dentro.”
    
    E ridiamo.
    
    “Ma queste cose qui te le fa fare la Dani ?”
    
    “Lasciala stare la Dani …” e spingo, rudemente. Apprezza, forse lo fa apposta.
    
    Si è rilassata, ora posso accellerare il ritmo. Lei apprezza.
    
    E continua ad apprezzare. A lungo.
    
    Finché non sente che mi sto avvicinando al finale. Se ne accorge, intensifica le carezze, “Voglio ...
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