1. A casa di barbara


    Data: 07/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: illeopoldo68, Fonte: Annunci69

    ... sfruttarlo sul prezzo. Ora possiamo solo contenere i danni. Sennò qui salta la baracca.” Forse stavo esagerando …
    
    “E non c’era stato nessun segnale prima ?”
    
    “No, macché. Stavolta c’hanno preso in castagna, la prossima volta meglio se ci prepariamo un piano B, di riserva.” Più rassicurante.
    
    “Vabbè, quindi, come funzioni ?”
    
    “Ci portano qualche tramezzino in ufficio, dobbiamo riverificare tutte le specifiche tecniche. Farò nottata. Te comunque vai a nanna, non ti preoccupare.”
    
    “Ah, mi dispiace per te, poverino. Speriamo vada tutto bene. Hai proprio ragione, è sempre meglio pensarci ad un piano di riserva.”. Probabilmente accennando al discorso elezioni a breve, la possibilità di non essere rieletta.
    
    “Buonanotte amore.” Fermo e determinato, stavolta.
    
    “Buonanotte anche a te, riguardati, non ti stancare troppo”.
    
    Barbara sbuca, si è messa in pigiama. “Le ciabatte di Giuseppe sono nella scarpiera.”
    
    Pensavo avesse preparato anche un paio di ciabatte apposta per me …
    
    “Ho già ordinato la pizza, tra un quarto d’ora arriva, per te un pane arabo, va bene ?”
    
    Stasera comanda lei su tutto, neanche la pizza mi fa scegliere.
    
    In effetti, è proprio quello che avrei scelto.
    
    Il tempo di rivestirsi e suonano al campanello, cerco il portafoglio “No, offro io. Stasera sei ospite”.
    
    Ci accomodiamo a tavola, un paio di birre artigianali dal frigo, iniziamo a mangiare.
    
    All’inizio un po’ di imbarazzato silenzio. Più da parte mia che sua (e che te lo dico a ...
    ... fa).
    
    Poi lei rompe il ghiaccio, ed iniziamo a parlare. La scuola dei bimbi. Le vacanze, “Perché non si fanno nuovamente assieme ?” con tutto il non detto di quel punto interrogativo). Il lavoro, esce anche brillante con un “Tutto bene poi con quei clienti ?”, e scoppiamo a ridere.
    
    Tutti i discorsi che sono normali tra due amici da una vita, gli stessi che avrebbero fatto se la pizzata fosse stata estesa ai rispettivi coniugi.
    
    Le pizze finiscono, le birre anche. Caffè e ammazzacaffè.
    
    Nuovo silenzio imbarazzato. Stavolta entro in campo e rompo io gli indugi.
    
    “Ma quel discorso di prima, poi, che si fa ?”
    
    Mi sorride “Ah, è vero.”
    
    Si alza, ci baciamo. Meno male, avevo già paura che mi indicasse dove era lo spazzolino da denti che aveva preparato per me.
    
    Le mani partono, la situazione si fa nuovamente interessante.
    
    La faccio scendere con la testa, si inginocchia e me lo prende nuovamente in bocca. Le tengo la testa per la coda (aveva ragione, anche su questo, in effetti è più comodo) e mi muovo io. E’ così che mi piace.
    
    Quando sono eccitato la faccio alzare ed appoggiare al tavolo di cucina. Le tiro giù i pantaloni del pigiama, era senza biancheria (vigliacca). La carezzo, è pronta. E’ sempre stato questo l’effetto che ha avuto su di lei prendermelo in bocca.
    
    Entro in lei, rudemente. Lei apprezza. Allungo le mani sotto la maglia del pigiama, le scopro i seni che palpeggio mentre battono sul tavolo. Aumento il ritmo, le palpeggio il culo, con una certa ...
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