1. A casa di barbara


    Data: 07/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: illeopoldo68, Fonte: Annunci69

    ... tradire mia moglie, e la ripetizione di una cosa fatta centinaia di volte per il mio corpo, andare a letto con Barbara.
    
    E’ capace che la Daniela mi direbbe che c’è una figura retorica precisa, per questa situazione, o forse una roba di psicologia.
    
    No, direi che non è proprio il caso, in questa situazione, di pensare alla Daniela.
    
    Amo mia moglie, non ci piove, e non trovo niente e nessuno di più eccitante. Ma allora perché sono qui ?
    
    L’eccitazione, non è solo il fatto sessuale, no. E’, dopo tanti anni, la voglia di accedere a qualcosa di non scontato, il piacere della conquista, del nuovo.
    
    Sono arrivato, le jeux sont faits, a la guerre comme à la guerre.
    
    Come se bastassero due battute in francese per non ammettere che mi sto cacando sotto.
    
    Parcheggio, proprio davanti al cancello. Il posto che Giuseppe, andando al cinema, ha lasciato libero. Appunto.
    
    Suono il campanello. Mi risponde Barbara da dentro, con la sua voce squillante, più del solito, “Vengo subito”.
    
    Ragazza ottimista.
    
    Apre il cancello, entro nel vialetto. Si apre la porta e lei si affaccia. Cazzo.
    
    Si è messa in ghingheri, e non poco. Abito da sera nero, che mette in evidenza le forme. I lunghi capelli neri liberi. La conosco, questa oggi ha fatto la combo estetista e parrucchiere, c’ha passato un pomeriggio a farsi bella per me.
    
    Io mi sono ricordato di lavarmi i denti.
    
    Lei vuole dimostrare che, anche con gli anni che sono passati, ha ancora parecchie cartucce da sparare. E ...
    ... la cartucciera è tutta in bella mostra.
    
    Entro “Ciao”, abbozzo un bacino sulla guancia, lei intercetta e parte di lingua. Cazzo.
    
    Il sapore della sua bocca, e qui i ricordi veramente esplodono, sapori di una gioventù con una vita davanti da scrivere.
    
    L’intreccio delle lingue mi scatena un rimescolio, quello che da tanto tempo un semplice bacio non mi dava.
    
    L’inevitabile esplorazione delle mani porta a due conclusioni indubbie.
    
    La prima è che le forme sono ancora tutte al loro posto. Tutte.
    
    La seconda è che nel farsi bella per me, forse ha sforato coi tempi con il trucco e non ha avuto tempo di indossare biancheria intima, il suo seno è libero.
    
    Entrambe informazioni degne di nota, e che la parte bassa del mio corpo non tarda a rilevare. Ed a mettere in evidenza.
    
    E l’evidenza viene presto notata. “Ah, vedo che ti faccio ancora un certo effetto …”. Da un lato è la fierezza orgogliosa di un risultato, dall’altro la conferma di una consapevolezza che solo una donna, su certi argomenti, può avere.
    
    “Ci mettiamo comodi ?”. Annuisco.
    
    “Un prosecchino ?”. Annuisco.
    
    Mi siedo sul divano e finalmente riesco a riprendermi e dare il mio significativo contributo alla conversazione.
    
    “Come va ?”.
    
    Ochei, potevo fare di meglio.
    
    Lei manco considera l’inutile domanda, mi porge il bicchiere e si siede accanto a me.
    
    Accenna un brindisi “Alla vita”.
    
    “Alla vita. E alla serata !”. Rispondo. Questa mi è venuta bene.
    
    Non faccio a tempo a bearmi della mia ...
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