A casa di barbara
Data: 07/02/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: illeopoldo68, Fonte: Annunci69
... l’estetista. Non è una depilazione integrale, c’è rimasto un meraviglioso ciuffetto. Come a ricordarne la funzione iniziale. Ed è la scelta intermedia che prediligo, anche con la Dani (BASTA !).
Ma questa è una cosa che la Barbara non può certo ricordarsi, a quei tempi l’idea sembrava semplicemente folle l’idea di rettificare, da quelle parti, quello che natura aveva creato.
Inizio a baciarla, ad assaporarla. Prima superficialmente poi entrando in profondità.
Ed è questa la sensazione più straniante della serata. Per ora.
Inizio lentamente, come piace a lei, a baciarla dentro, mentre con la mano le massaggio leggermente il clitoride. L’altra mano scende sotto a carezzarle la parte del corpo attualmente meno esplorata. E, col culo che ha la Barbara, è veramente uno spreco.
Apprezza, decisamente, e non può negarlo.
Ma tiene il punto. “Potevi anche farti la barba.”
“Se vuoi, smetto.”
Non risponde. Almeno con la voce.
Pertanto continuo. Oddio, in effetti avrei continuato anche se avesse risposto.
Mettiamola così. Io non sono il Cristiano Ronaldo del sesso, lo so.
Mi difendo bene, normalmente porto a casa un dignitoso risultato (almeno credo).
Ma se c’è una cosa che, in quest’ambito, ci so fare veramente è questa qui.
Perché qui non è questione di tempi, o di misure. E’ pura e semplice dedizione a quello che stai facendo.
E quello che fai è, con la parte più interna del tuo corpo, dare piacere al tuo partner. Senza chiedere niente in ...
... cambio.
Non è una roba industriale, come nei film. E’ artigianato.
E’ una cosa che si impara, che si apprende vedendo le reazioni. E sei in una situazione perfetta per poterle verificare. In una relativa lucidità e con tutti i sensi in prima fila.
In questa cosa in effetti si, è un dato oggettivo. Il Pallone d’Oro me lo gioco.
Me lo hanno sempre riconosciuto tutte le partner con cui mi sono espresso, non che siano tantissime.
Continuo, cazzo se continuo.
Dopo qualche minuto, parecchi minuti, Barbara prova a farmi capire che l’eccitazione sarebbe cresciuta parecchio (non che non me ne fossi accorto), che vorrebbe andare oltre.
“Dopo, non c’è furia.”
Continuo, e continuo, i movimenti del suo corpo sono sempre più intensi. I mugolii aumentano, e stavolta non sono per scenografia.
Un altro timido tentativo “Dai, vieni su.”.
“Dopo. Dopo.”.
Si rassegna. Sa che il suo destino è segnato. Mi conosce.
Allora, con le mani sulla mia testa, comincia a guidare il ritmo dei miei movimenti.
Mi adeguo alle sue indicazioni, inserendoci del mio nel suo ritmo.
I movimenti delle gambe si fanno sempre più intensi. Sempre di più, finché non arriva il momento topico.
Serra le gambe attorno alla mia testa, la attira verso di se con le mani.
La mia lingua solo uno strumento di piacere.
Come con la Dani.
Torno su, la Barbara ha un po’ di affanno, la stringo e la bacio.
“E’ stato bello, sei sempre stato bravo”.
“Lo so.”. Uno a zero palla al ...