1. Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – prima parte


    Data: 19/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Sensazioni Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu

    ... a tenermi abbracciato vicino alle sue tette, mi disse: “Anche io ti amo, schiavetto, anche io ti amo come una padrona ama il suo schiavetto”. Dopo essere rimasti per qualche momento così tutti e due, lei mi disse: “bene, sfigato, ti avevo detto che magari dopo ti avrei fatto segare per 5 minuti permettendoti di guardarmi le tette ed è ciò che faro, per cui prendi il tuo cazzettino in mano ed inizia a segarti guardandomi le tette! Ora attento, però, imposto il timer a 5 minuti e dovrai sborrare entro 5 minuti, altrimenti la sega si interrompe, ti faccio rimanere con il cazzetto duro e ti faccio venire la prossima volta che avrò voglia… è chiaro?”. Io risposi: “sì, padrona, è tutto chiaro e cristallino”. Lei poi disse: ” vabbè, ma tanto verrai pure prima dei 5 minuti, tanto da sfigatello quale sei verrai subito, visto che tu una donna nuda non sai nemmeno come è fatta ahahahah”. Sì abbassò il top e finalmente vidi il primo paio di tette della mia vita… e che tette! Poi disse, mentre impostava il timer: “bene, prenditi il pisellino in mano e… 1… 2 … 3… VAI CON LA SEGA, SFIGATO! E segati con la cappella di fuori, non mi interessa se ti fai male! Devi imparare a segarti bene, se vuoi essere il mio sfigato personale!” Non me lo feci dire due volte ed iniziai a segarmi velocemente e con foga tanto ero apparato sia per la situazione che per la vista di quelle tette che, ripeto, erano una quinta abbondante. Lei mi guardava con aria soddisfatta e tra una battutina ed uno “sfigato” ...
    ... ripetuto più volte mi faceva espressioni facciali provocanti per farmi arrapare ancora di più. Dopo nemmeno tre minuti, come aveva ampiamente predetto lei, venni e venni abbondantemente come mai prima d’ora. Una volta venuto, la padrona Francesca mi disse: “bravo, sfigatello… sono fiera di te. Sei un bravo segaiolo e sai come venerare una strafiga come con le tue seghe, che sono l’unica cosa che puoi fare con me ahhah”. Io dissi: “grazie, padrona, per questa sega”. Lei rispose: “ahahha mi ringrazi pure per una sega da sfigato ahahha… un vero uomo mi avrebbe presa e sbattuta tenendomi le tette in mano, tu invece sei rimasto lì in ginocchio a segarti con tutta questa sostanza in bella vista ahahha… vabbè, ma in fondo l’hai detto tu stesso che sei uno sfigato segaiolo verginello a cui non la dà nessuna ahahah”. Io risposi: “sì, padrona, è vero”. Lei disse, con un tono molto più delicato ed un sorriso angelico: “molto bene, schiavetto… credo che sia ora che tu vada, devi tornare a casa tua, altrimenti si preoccuperanno. Oggi sei stato molto bravo e mi hai fatto sentire una vera dea come nessuno ha mai fatto, nemmeno i miei amanti! Non preoccuparti, qui pulisco io, l’importante è che a te faccia piacere che io sia la tua padrona”. Io risposi: “certo che mi fa piacere, padrona”. Lei mi disse: ” bene, sono contenta. Comunque, quando ti umilio verbalmente, lo faccio perché voglio farti essere cosciente del tuo ruolo sessualmente parlando, ma non pensare che io ti voglia ferire in qualche ...
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