Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – prima parte
Data: 19/01/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
Questo è il primo racconto di tanti che farò e devo innanzitutto precisare che è inventato e frutto di una mia fantasia, perché in realtà la ragazza a cui faccio riferimento nel titolo l’ho conosciuta davvero ed era seriamente una gran bella figa, con la quale, purtroppo, non ho avuto modo di approfondire la conoscenza per un motivo che preferisco non dire, anche perché troppo noioso da spiegare.
La ragazza in questione si chiama Francesca (nome di fantasia), la conobbi su una chat erotica anonima e, non so come, mi diede un suo contatto ed iniziammo a scriverci. Dopo aver parlato del più e del meno e dopo che mi ebbe inviato alcune sue foto dalle quali si vedeva che era proprio figa, mi chiese come mai fossi vergine a 26 anni (i fatti narrati risalgono a più di due anni fa). Io le risposi che semplicemente ero stato rifiutato da ogni ragazza con cui avessi provato. Lei non so perché mi disse che le sarebbe piaciuto essere la mia prima, perché, nonostante tutto, mi trovava carino a dir suo. Io ovviamente le avevo accennato delle mie fantasie erotiche riguardanti la sottomissione e che ho specificato nella premessa e lei mi disse che in realtà aveva pure fatto la padrona, ma che non le piaceva essere così cattiva. Comunque ci organizzammo ed io andai a Caserta qualche giorno dopo prendendo il treno. Una volta arrivato alla stazione, vidi lei che mi stava aspettando fuori vestita in un modo a dir poco illegale: short che lasciavano intravedere mezza chiappa, un top nero ...
... che faceva vedere la sua quinta abbondante, scarpe con tacchi molto alti e orecchini che si intravedevano attraverso la sua chioma nera. Poi si era messa lo smalto rosso sia sulle unghie delle mani che su quelle dei piedi. Insomma, roba che mi fece venire un nodo alla gola pazzesco. Poi lei aveva anche un tatuaggio sull’avanbraccio destro che mi attizzava ancora di più, visto che a me piacciono i tatuaggi, soprattutto quelli sulle caviglie. Comunque io feci per avvicinarmi e volevo salutarla e lei mi disse: “mi fa davvero piacere che sei venuto. Vedrai, passeremo una giornata molto bella insieme”. Questo lo disse pure con un tono di voce ed un sorrisetto molto maliziosi, mentre mi sfiorò pure la patta dei pantaloni. Inutile dire che ebbi un’erezione davanti a lei, ma non si scompose e, sorridendo, disse: “mmm… devo piacerti molto, si vede che sei vergine, non ti ho nemmeno sfiorato e già ti viene duro… vedi di non venirti nelle mutande”. Qui in realtà fu un po’ cattivella, ma lo fece per scherzare e poi si sa che le donne, in fondo, sono tutte un po’ cattivelle. Comunque salimmo sulla sua auto e, a dirla tutta, il viaggio fino a casa sua fu anche molto piacevole: si rivelò davvero una ragazza molto sensibile ed anche alquanto intelligente e si comportò con me come quell’amica molto intima delle scuole superiori che non ho mai avuto; insomma, mi trattò bene e, capendo che comunque era la prima volta che mi trovavo a fianco di una ragazza così maestosa, rispettò molto il mio ...