MARINA, ALBERTO E PAOLO
Data: 17/01/2020,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: coppia_cerebrale, Fonte: RaccontiMilu
... sfida: P. ‘Fammi vedere, ero convinto non fossi così brava, devo ricredermi. Fammi ricredere’ io inizio a salire e scendere lentamente sull’asta, lo bagno abbondantemente con la saliva, quindi lo sego con una mano e lo succhio. Scendo a leccare i coglioni, ma mi mancano le sue indicazioni, mi sembra che la situazione sfugga al mio controllo, mi sale l’ansia. M. ‘Dimmi cosa ti piace di più, aiutami a farti godere’ gli chiedo, lui sorride e torna a prendermi i capelli nella mano destra, riprende a guidarmi, mi sento rassicurata. P. ‘Brava, vuoi farmi godere? bravo il mio amore ‘.pompami, così”..intanto sgrillettati””..così ”’così, dai che vengo’.. siiii ti riempio’ e gode, per fortuna è il secondo orgasmo e non emette tanto sperma, esce una grossa goccia che ingoio assaporandola. Temevo un gusto schifoso, invece il gusto non è sgradevole, il problema è mentale, ti senti sottomessa e porca, devi essere disposta ad accettarlo. Dopo la gita in collina sono stata preda dell’insoddisfazione, non rimorsi verso Alberto che non si merita nulla, mi ha fatto fare una vita noiosa e misera, non mi ha mai soddisfatto ed è fondamentalmente egoista. Insoddisfazione non perchè Paolo non sia un amante capace, tutt’altro. Insoddisfazione per il tipo di rapporto instaurato, io bramavo un po’ di romanticismo, di poesia, d’amore. Invece Paolo era stato troppo pragmatico, per le mie aspettative. Il giorno dopo non sono andata al bar e non ho risposto alle telefonate ...
... di Paolo. Non sono andata al bar per otto giorni, poi ho deciso di tornare, mi mancava il pranzo il compagnia. Ovviamente non c’era Paolo ma, non credo casualmente, si è manifestato quando stavo uscendo, mi ha salutato con allegria, non sembrava offeso o urtato, però era felice di vedermi. Mi riempie di complimenti e mi propone di accompagnarlo in ufficio, ho il pomeriggio libero ed accetto. Arrivati all’ufficio entriamo nell’androne del palazzo e saliamo al terzo piano dove Paolo ha un alloggio d’appoggio, un trilocale moderno e luminoso, mi chiede se ho voglia di preparargli qualcosa da mangiare, la dispensa è spoglia ma riesco ad organizzare un risotto al vino bianco. Mentre cucino, sollecitata da lui, mi apro e manifesto insoddisfazioni e aspettative. La sua risposta pacata mi spiazza: P. ‘Amore mio, è colpa della mia passionalità, sei così eccitante, mi piaci così tanto che sono stato travolto dalla passione. Io ti amo, ti desidero. Spero che potremo vivere tanti bei momenti insieme. Il matrimonio con Alberto non mi pare ti soddisfi, io sogno di offrirti molto di più’. Questo discorso, tenuto con tono pacato e sincero, mi colpisce. Ci abbracciamo, gli dico che questi giorni senza di lui mi sono sembrati eterni. Ci baciamo, sento le sue mani calde infilarsi sotto la mia maglia e sollevarla, arrivano al reggiseno, fa uscire i capezzoli dalle coppe e li tormenta, io mi eccito. La maglia vola via, subito seguita dalla gonna, indosso stivali e collant. Lui ...