MARINA, ALBERTO E PAOLO
Data: 17/01/2020,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: coppia_cerebrale, Fonte: RaccontiMilu
... bocca, lo lecca, lo succhia, lo pulisce con passione e dedizione. P. ‘Ottimo lavoro dottoressa, come sempre. Ora le affido la paziente, completi lei il trattamento. Arrivederci mia cara’ ed il professore esce. La dottoressa si inginocchia tra le mie cosce ed inizia a leccarmi. La sua lingua mi provoca un piacere sublime, intinge due dita nel seme del professore e me le porge da leccare, io ubbidisco. Ripete la manovra più volte. Mi sento veramente”una porca. Non ho mai goduto tanto nella mia vita. Dopo alcuni lunghi minuti la dottoressa mi fa alzare, mi aiuta a coprirmi e mi accompagna all’uscita, sulla porta mi infila la lingua in bocca, ho un ultimo brivido di piacere. Dopo la seduta con il professore sono stata male, a livello morale trovavo ingiusto tradire il padre di mio figlio. Avevo compreso che lui non era un amante capace, ma poteva migliorare. Nel frattempo ho seguito i suggerimenti del medico in merito alla masturbazione, tutte le volte che ne avevo l’estro mi masturbavo, dolcemente e con soddisfazione. Alla nascita del bimbo, battezzato Mario in ricordo della madre di Alberto, ho compreso che tutto il mio impegno sarebbe stato dedicato a lui. Quando ha compiuto tre anni ho cercato e trovato un lavoro part time, in una agenzia di assicurazioni. Alberto, ovviamente, non ha fatto carriera e il mio stipendio mi ha permesso di offrire a Mario tutto il necessario per prepararsi ad un futuro di successo. Fisicamente ha preso i geni della mia famiglia, alto, biondo. Ha ...
... praticato diversi sport ed ha un fisico muscoloso senza essere un palestrato. A scuola ha sempre avuto risultati buoni ed io ho integrato gli studi con corsi di lingua francese ed inglese, che ora parla correttamente. Anche le vacanze sono state dedicate alle lingue straniere. Il rovescio della medaglia? Così bravo, appena si è laureato in ingegneria meccanica, ha avuto una offerta da una multinazionale del settore auto, un’occasione da non perdere, ma si è dovuto trasferire a Bruxelles. Quindi sono rimasta sola, con Alberto. Non mi sono abbattuta, mi sono dedicata un po’ a me, concedendomi piccoli lussi, la palestra con dei corsi di danza, dei massaggi, e il pranzo fuori casa. In un piccolo bar vicino al mio ufficio. Così mi pare di mangiare in compagnia, è sempre molto frequentato e si possono scambiare due chiacchiere senza difficoltà. Un giorno, saranno stati tre mesi fa, mi si avvicina un cliente abituale e mi chiede ospitalità al tavolo, non ci sono posti e lui ha un appuntamento tra mezz’ora. E’ un bell’uomo, fisico asciutto, bel viso, non altissimo ma più alto di me. Capelli e barba curati. Gli faccio segno di accomodarsi, si presenta: Paolo, ha una agenzia immobiliare che affaccia sul corso dove si trova il bar. La pausa pranzo si prolunga per oltre un’ora, l’appuntamento era una scusa, ma il tempo scorre in maniera piacevole per entrambi. Da quel giorno la pausa pranzo è il momento più bello della giornata. Lui mi dice che per lui è lo ...