Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (12)
Data: 15/01/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... sperma di uno dei due che stava masturbando per poi asciugarsi la mano tutta grondante di quel liquido sul suo corpo.
“Che razza di puttana hai sposato …. “ riprese Cosimo lasciandomi senza fiato temendo che l’avesse riconosciuta, per poi riprendere “…lo so che non è tua moglie ma mi piace immaginarlo ed anche a te.”
Non sapevo cosa rispondergli.
Spiò nuovamente Mia introducendo un braccio ed iniziando pure lui ad accarezzare mia moglie. Mia intanto si era alzata e passeggiando in quel poco spazio si era strusciata contro le pareti appoggiandosi su quei sessi. Cosa stava facendo? Non aveva ritegno, non solo si strusciava su quei sessi ma permetteva a chi aveva raggiunto il suo orgasmo, potesse scaricarsi direttamente sul suo corpo, mentre, girata verso la nostra parete si offriva ai palpeggiamenti di Cosimo accarezzando gli altri due sessi esposti.
Cercai di fingermi interessato, sembrava che in fondo non l’avesse riconosciuta.
Non era una farsa ma una squallida realtà.
Mia veniva accarezzata, violata nella sua intimità con metodi rozzi e volgari.
Cosimo mi spinse ad accarezzare mia moglie. Lo feci sentendola vibrare.
Vedevo anche altre mani che da altri buchi correvano sul suo corpo eppure non si ribellava. Le mani la violavano in continuazione cercando la sua intimità, strizzandole i seni, palpandole vergognosamente il culo.
Come era caduta in basso.
Fu la volta di Cosimo che, appena la bocca di Mia si appropriò del suo sesso, mi guardò ...
... estasiato.
Tremavo, per un momento mi sembrò che l’avesse riconosciuta.
Non osavo immaginare il seguito, quello che avrebbe detto in giro, come avrebbe potuto ricattarla e come l’avrebbe usata. Sarebbe stato peggio quello o già Mia aveva toccato il fondo anche senza essere riconosciuta? Le sue mani si impossessarono del sesso di Mia. Immaginavo la vergogna il ribrezzo se solo avesse potuto sapere che quelle mani erano di quell’uomo che aveva sempre evitato. Ma il pubblico pressava e quindi fu costretto a lasciarla. Per evitare ogni equivoco mi finsi interessato e introdussi pure io il mio sesso.
Lo sentii preso dalle sue mani accarezzato delicatamente per poi essere accolto nella sua bocca.
La sensazione mi sembrò diversa, sembrava fosse più abile, la sua lingua mi leccò l’asta del mio pene, poi il glande prima di avvolgerlo interamente. Ma non finì di darmi il piacere che mi attendevo, mi lasciò per dedicarsi di nuovo a Cosimo. Infilai le mani nel buco più basso e accarezzandola nella sua impotenza, provai un gusto perfido e mi accanii sul suo corpo come gli altri. Non resistetti ed accarezzai il suo sesso che lei non ritrasse e lo sentii fradicio. Non mi stupii più di tanto trovandolo ormai un lago dilatato a quelle continue carezze. Non riuscii a soffermarmi oltre, dopo di me altre mani aspettavano il loro turno pronte a scivolare sul corpo di Mia. Si stava eccitando, rinchiusa in un glory hole al servizio di almeno cinque o sei sessi. Riprese a succhiarmi con avidità ...