Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (12) - Racconti Erotici

Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (12)

... di almeno una decina di centimetri alcuni più bassi ed altri poco più in alto.

Superammo i primi due box occupati da due tizi, uno dei quali con i pantaloni abbassati ed incollato al muro.

Cosimo mi fece cenno di seguirlo

Entrammo insieme nell’ultimo box, più grande.

Mi invitò a spiare da uno di quei buchi. La luce dentro era molto bassa, azzurrastra. Lo spazio all’interno era limitato, quasi un corridoio. Dalla parte opposta alla nostra una parete da cui uscivano dei sessi in erezione e non ci misi molto a riconoscere Mia, inginocchiata con un sesso in bocca. Non era più ammanettata e con le mani libere accarezzava e masturbava due altri membri che uscivano di lato. Dai buchi più alti delle braccia si allungavano accarezzandola. La scena era surreale, mia moglie dentro quella piccola stanza inginocchiata, con le caviglie ancora incatenate interamente nuda che si offriva a quei sessi davanti a lei. Impazzivo dalla gelosia e nello stesso tempo ero follemente eccitato. Anche Cosimo si affacciò, scostando lo sguardo dallo spettacolo mi fissò sorridendo.

“Ti stai eccitando, ammettilo e ancora di più perché assomiglia a tua moglie?”

“Non averne a male – mi disse – ma mi piace immaginare che sia proprio tua moglie ... Anzi farò finta che sia proprio lei, mi eccita ancora di più”.

Non parlai.

Cosa sarebbe successo ora? anche se la luce era molto bassa, Mia spiata da uno di quei buchi avrebbe potuto essere riconosciuta? Pensai a come avrebbe potuto sentirsi ...

... se avesse saputo che io ero dall’altra pare del muro per giunta insieme a Cosimo. Già immaginavo come si sentisse umiliata in quella situazione e quanto la sua vergogna avrebbe potuto accrescersi se avesse saputo che da li a poco la sua squallida esibizione e le sue prestazioni sarebbero state offerte a qualcuno che la conosceva e che mai avrebbe pensato di trovarsi la vicina di casa così morigerata trasformata in un oggetto di piacere sessuale.

Mia si spostò e si inginocchiò di nuovo ma questa volta girava il suo culetto verso di noi. La vidi prendere due sessi tra le mani accarezzandoli per poi abbassarsi e passare dei colpi di lingua su ognuno per poi incollare la sua bocca all’ultimo, continuando a masturbare il secondo.

“C’è da dire che tua moglie è portata come pompinara” disse senza scollare lo sguardo.

Ero sconvolto nel vedere quel sesso prendere piacere nella bocca di Mia, mentre provavo dei brividi nel sentire Cosimo che si immaginava di trovarsi difronte a lei.

Intanto Mia continuava a succhiare avidamente il sesso e due mani si allungarono nel buco prendendo la testa di Mia facendo in modo che lei prendesse quel sesso ancor più nella sua bocca. Ero allucinato nel vederla in quelle condizioni. La sentii emettere qualche gemito e capii che stava ricevendo tutto il piacere di quell’uomo nella sua bocca non potendo fare a meno di ingoiare quasi tutto e ricevere in faccia parte dello sperma che non era riuscita ad ingoiare, mentre si riempiva le mani dello ...