Un mondo inesplorato - 12. una nuova vita... - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 12. una nuova vita...

... orgasmo ci aveva messo un po’ a sentirsi nuovamente eccitata, ma dopo un poco quei cazzi che si alternavano dentro di lei la avevano nuovamente trascinata nel piacere. Era venuta di nuovo e da quel momento era stato un continuo susseguirsi di orgasmi, uno più travolgente dell’altro. In diverse occasioni, l’uomo che in quel momento non la stava scopando le aveva offerto il proprio sesso davanti alla bocca. E lei lo aveva sempre preso senza esitare, leccandolo e baciandolo mentre i colpi dell’altro le rendevano difficile mantenere l’equilibrio. I due uomini l’avevano infatti presa quasi sempre da dietro, facendola stare sollevata sulle ginocchia e le braccia. In questo modo a loro riusciva molto più semplice entrare e uscire da lei, mentre Laura non sapeva, e dopo un poco aveva smesso di preoccuparsene, chi la stesse scopando. Si offriva a loro senza pudore. Si erano accorti subito che le piaceva essere trattata con qualche ruvidezza e che in quella particolare ed estrema situazione accettava di buon grado anche frasi ed epiteti che in altri momenti avrebbe sicuramente trovato offensivi e volgari. E avevano quindi cominciato a scambiare tra loro commenti su di lei: “Guarda come le piace prendere i nostri cazzi! Sta godendo come una pazza! Passala a me!”

In altri momenti invece erano stati molto più gentili, mostrando che le parole più spinte facevano parte di un gioco, per eccitarla ed eccitarsi ancora di più. Nell’assoluta particolarità della situazione, Laura aveva però ...

... finito per percepire meno appropriate proprio queste espressioni gentili e rispettose, quasi sentendo la mancanza di quelle più forti e dure. E questa sua inespressa richiesta era sempre stata soddisfatta, ricominciando più volte i suoi due amanti a trattarla come un puro oggetto di piacere.

Dopo un tempo che a Laura era sembrato infinito, Fausto aveva annunciato all’amico che stava per venire, quasi scusandosi per quella che a lui forse sembrava una défaillance. Marco l’aveva preso in giro: “Eh, si vede che stai invecchiando! Che figura mi fai fare con la nostra signora?”. E, continuando a parlare, l’aveva fatta distendere sulla schiena, riprendendo subito a scoparla. Laura non aveva capito il motivo di quel cambio di posizione, fino a quando non si era sentita inondare il seno, la pancia e il collo da un fiume di sperma. Evidentemente la lunghezza della loro scopata aveva consentito a Fausto di accumularne un’enorme quantità, che adesso le aveva riversato su tutto il corpo. Marco doveva essere davvero abituato a quelle performance con l’amico perché, per nulla preoccupato dell’abbondante presenza di seme sui suoi seni, aveva cominciato a massaggiarli, spalmandole tutta la crema disponibile e bagnandoli completamente. Dopo qualche minuto, non potendosi più dare il cambio con l’altro, era venuto anche lui. Aveva fatto in tempo ad uscire dalla sua vagina e, come prima Fausto, l’aveva coperta con il frutto del suo piacere. Questa volta era stata Laura a spalmarsi sui capezzoli ...