1. Su come da una spiacevole torsione del pene possa nascere qualcosa


    Data: 06/01/2020, Categorie: Etero Autore: vellutoblu86, Fonte: Annunci69

    ... ballarono un po’, ma era chiaro che nessuno dei due ne avesse davvero interesse, era più che altro una scusa per toccarsi; insomma, a fine serata, come era programmato, erano nel suo loft, lui le stava tenendo il viso fra il pollice, l’indice e il medio, e la stava fissando nei suoi occhi color ghiaccio con un’intensità che raramente aveva sfoderato.
    
    Lentamente si avvicinò a lei, ammirando le sue lentiggini. Sfiorò le sue labbra, sentendo la superficie ruvida: erano secche e spezzate in diversi punti. Allora iniziò a prenderle tra le sue, ad avvolgerle con baci umidi fino ad intenerirle del tutto. Dopodiché, infilò la lingua fra le labbra, la annidò delicatamente sotto alla sua lingua, e poi con un movimento solo la sollevò. La ragazza emise un profondo gemito di sapere soffocato nel bacio di Raimondo.
    
    Passò la mano sulle cosce magre avvolte dal collant, poi sotto la minigonna scozzese nera e grigia. Attraverso il tessuto delle mutandine e delle calze, sentì che era incredibilmente umida. Iniziò a slacciarle la camicetta lentamente, bottone dopo bottone, ma lei con un impeto se la sfilò, tirandola al limite dello strappo, incapace di attendere ancora.
    
    Con la camicetta ancora penzolante da una manica, la ragazza gettò Raimondo per terra e si mise a cavalcioni sopra. Cercò di togliersi i collant, ma la foga era troppa e li lasciò a metà delle cosce. Gli sfilò il membro facendo quasi saltare il bottone dei pantaloni, e stava per infilarselo direttamente, se non fosse ...
    ... che Raimondo la bloccò. Non aveva intenzione di fare sesso senza preservativo, Raimondo aveva delle regole precise. Lei però bloccò Raimondo a terra con un gomito, quasi come se volesse sfondargli la cassa toracica, e spinse il suo pene dentro di sè. Raimondo all’inizio ne fu scioccato, cercò di divincolarsi, ma poi si autoconvinse che se davvero voleva trovare il suo legame con il mondo, non poteva farlo attraverso uno strato di plastica. Questa autopersuasione funzionò, perché bastò poco per cancellare l’infinito elenco di malattie veneree che stava scorrendo davanti ai suoi occhi e annegarlo nel piacere del sesso.
    
    La ragazza era quasi feroce nel gettarsi su di lui, nello spingere fino in fondo il suo membro, era come in uno stato di trance, fissava un punto davanti a sé come se non vi fosse altro al mondo, eppure tutto il suo corpo era concentrato in quel movimento del bacino, in quell’ondulazione furiosa.
    
    Improvvisamente si avvinghiò a Raimondo, sforzandosi di tenere il membro dentro, e fece roteare i due corpi, così che lei ora era sotto il peso di Raimondo.
    
    “Stringimi la gola.” Raimondo non era certo di aver capito bene la richiesta. Immobile, la guardò quasi spaventato. “Ti ho detto di stringermi la gola!”, gridò la ragazza afferrandogli una mano e serrandosela al collo. Raimondo la fissava interdetto, incapace di reagire, senza accontentare la sua richiesta: la paura di farle del male era troppa. Allora lei lo fissò con uno sguardo carico di disprezzo, di ...
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