Su come da una spiacevole torsione del pene possa nascere qualcosa
Data: 06/01/2020,
Categorie:
Etero
Autore: vellutoblu86, Fonte: Annunci69
... attaccherà al frigo. Vede lui, prepararsi il caffè la mattina, gli occhi fissi sulla polaroid e che si specchia in un sorriso diverso da quello del passato, di quello del ragazzino a L’Avana che prende il mento tra l’indice e il pollice, un sorriso più sincero. Raimondo preme la fronte contro la parete della doccia e sorride e piange: apre gli occhi. Adesso lo sa. È lei, era lei ed è sempre stata lei. A lei non darà il numero sbagliato.
E lo ha fatto, ed è uscito di casa ed ha detto che è stato bellissimo, e che deve scusarlo ma domattina presto è in riunione, e le ha chiesto di richiamarlo il giorno dopo alle sei, se le andasse di bere un drink o di andare al cinema o qualsiasi altra cosa. E lasciandole il numero, si è fiondato fuori casa, in preda ad una gioia quasi fanciullesca.
E in questa gioia, un paio di minuti dopo, mentre ancora camminava spedito verso una via principale, in cerca di un taxi, che si è reso conto di averle lasciato, per abitudine, per fretta, il numero falso. Quello con le ultime due cifre invertite.
Il lettore curioso si sarà chiesto per quale ragione, al pensiero, il nostro Raimondo non sia tornato indietro, a suonarle al citofono, a inventarsi una qualche scusa tipo: "Hey, quello era un vecchio numero, quello che ti ho dato, il mio è..." o a chiederle direttamente di poter restare per la notte lì, da lei, e fanculo la riunione e l’ufficio e tutto il mondo, che per ancora qualche momento voleva restare tra le sue braccia. E Raimondo si è fermato, alla luce di un lampione, tormentato dal fatto di aver di nuovo, anche se inconsciamente, abbandonato un altro essere umano, tormentato dal dubbio, se tornare indietro o meno, e alla fine, sulla base di una superba proiezione della sua esistenza e di quella di tutti sulla faccia di questo pianeta, si è detto che và, in fondo oggi le donne sono tutte mignotte, e ha proseguito per la sua strada.