Ida ~ v ~ puttana.
Data: 01/01/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: fairy_land, Fonte: Annunci69
... Ormai saranno più di venti minuti, vi prego padrone, lasciatemi andare..." lo supplicò infine con le lacrime agli occhi
Alhamba sgranò gli occhi "Venti minuti?" esclamò " Mia dolce schiavetta, è meglio che tu ti nasconda a questo punto"
"Per favore, per favore...aiutatemi" supplicò torcendosi le mani nervosamente "Farò qualunque cosa in cambio"
"FARAI TUTTO CIÒ CHE IO VOGLIO" sibilò lui stringendole una mano intorno al collo "IN OGNI CASO" aggiunse serrando la presa ancora più forte "SENZA ESITARE" la sentì gorgogliare "Hai capito schiava?"
Lei annuì con forza, cominciava a mancarle il respiro, ma l'imperatore strinse ancora più forte "NON HO SENTITO" tuonò
"Si...padrone" disse lei in un sussurro quasi udibile.
Finalmente lui la lasciò, e si alzò velocemente, i suoi movimenti tradivano una rabbia a stento trattenuta, non era Giulia la causa di quella furia, ma soltanto l'ultima goccia che aveva fatto traboccare un vaso. "Spogliati ora." le ingiunse.
Lei come in trance si tolse tutti gli abiti, lacrime copiose le rigavano le guance, non era così che aveva sempre immaginato la sua prima volta, pensò al suo ragazzo a casa, pensò che avrebbe voluto farlo con lui la prima volta, aveva avuto tantissime occasioni ma mai si era sentita di andare fino in fondo. E ora non poteva più scegliere. Prima il velo, poi la cintura, la veste, i sandali, i gioielli di opale, tutti uno dopo l'altro li consegnò rassegnata all'imperatore che li prendeva e li buttava ...
... via.
"Allora" iniziò lui prendendole i polsi e imprigionandoglieli dietro la schiena "Non hai un collare, non hai un marchio se non quello che fanno ad ogni barbara, almeno un nome lo hai?" le ingiunse facendola inginocchiare e appoggiare il busto sul divano.
"No" rispose lei strizzando le palpebre.
"Interessante, questo significa che Kassandros non ti ha ancora scopato come si deve. Comunque, visto che non hai un nome ti chiamerò puttana." Dicendo ciò le accarezzò il culo in bella mostra, tastandone la consistenza, scese poi sfiorandole l'ano e le grandi labbra, toccandole poi tutti i punti più sensibili delle cosce.
"Allora puttana, abbiamo molte cose di cui discutere io e te. Per prima cosa implorerai il mio perdono per quello spiacevole evento risalente al nostro primo incontro." Poi le arrivò la prima sberla, non molto forte per la verità, su una natica.
"Perdonami padrone" strillò lei ritraendosi per il dolore, un altro schiaffo, sullo stesso punto. Stavolta Giulia strinse i denti per il bruciore, sforzandosi di rimanere ferma il più possibile.
"NO...non ci siamo affatto. Voglio che tu dica, ti supplico di perdonarmi padrone per averti colpito con una brocca." E per rafforzare quelle parole la colpì ancora sulla medesima natica che ormai si era arrossata terribilmente.
Trattenne una bestemmia e ripetè le parole del suo aguzzino, Alhamba fece un sorriso soddisfatto e con l'indice le separò le grandi labbra scorrendo lentamente per tutta la lunghezza della sua ...