1. Ida ~ v ~ puttana.


    Data: 01/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fairy_land, Fonte: Annunci69

    PUTTANA.
    
    Giulia aveva ricevuto molti insegnamenti durante il suo soggiorno nell'impero. Talmente tanti e talmente ben impartiti che lei stessa guardando alla sé del passato non riconosceva più la ragazza che era stata.
    
    Per sopravvivere era stata dura, durissima, all'inizio aveva creduto che Kassandros sarebbe stato tenero, aveva provato un senso di sollievo quando Alhamba era uscito da lei e l'aveva donata al principe. Credeva che potesse essere un bonaccione, come uno di quei tanti ragazzi che avevano aspettato ore davanti al portone di casa, e che nonostante tutto l'avevano accolta con un sorriso di circostanza minimizzando sull'esorbitante ritardo che aveva accumulato.
    
    Invece il principe persiano le aveva insegnato il significato della schiavitù con una intransigenza proverbiale, a nulla valeva il fatto che fossero partiti dopo pochissimi giorni, che marciassero a passo forzato, accampandosi al tramonto e ripartendo all'alba, né la stanchezza né la particolare condizione di mobilità avevano dissuaso Kassandros da quello che sentiva come il proprio dovere di padrone. La prima settimana per ogni minima disubbidienza l'aveva punita severamente, l'aveva punita pure quando non vi era nulla da rimproverarle, semplicemente perché lei era una schiava e lui il padrone, per rimarcare il proprio potere e la propria superiorità.
    
    Così Giulia giorno dopo giorno aveva imparato a scattare ad ogni gesto, ad ogni ordine, aveva imparato che non le conveniva essere punita, in ...
    ... primo luogo per il dolore e per l'umiliazione, in secondo perché nemmeno dolorante e coperta di livida veniva esentata dai propri compiti.
    
    La barbara era tornata da poco dal viaggio e vagava come uno spettro tra i corridoi del palazzo imperiale, forse si era persa, anzi si era decisamente persa, e più prendeva consapevolezza di quell'unica certezza più si faceva prendere dall'ansia. Più camminava e più le stanze sembravo diverse e sconosciute, eppure simili.
    
    Un respiro, un fruscio nel silenzio, una goccia di sudore che le scivolava lungo il collo, in mezzo ai seni, il tintinnio delle cavigliere, un passo, un altro, piastrelle fredde, caldo assordante.
    
    Svoltato un angolo avvistò due guardie appisolate davanti ad una imponente porta socchiusa, ebbe un attimo di indecisione, avrebbe voluto svegliarli, ma non lo fece: entrò spingendo con forza e si trovò in una grande veranda che dava su un giardino interno, sbuffò sconsolata: neppure quelli erano gli alloggi delle schiave dove avrebbe dovuto trovarsi ormai da una ventina di minuti.
    
    Avvistò una piccola fontana decorata con graziose sculture di ninfe e vi si diresse per dissetarsi, raccolse l'acqua nel cavo delle mani tremanti e bevve, mentre il liquido si mischiava alle sue lacrime. Aveva il terrore della punizione che l'aspettava, le gocce le rotolavano giù dagli occhi verdi, si insinuavano sotto il vestito riccamente decorato e le accarezzavano la pelle abbronzata causandole dei piccoli brividi.
    
    Pianse ancora e ...
«1234...9»