Ida ~ v ~ puttana.
Data: 01/01/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: fairy_land, Fonte: Annunci69
... Lei gemeva ancora, insoddisfatta, mentre copiosi rivoli di sperma le scendevano lungo le gambe, lui lo raccolse con una mano per impiastricciarle i seni piccoli e turgidi, per poi farglielo assaggiare direttamente dalle sue dita.
"Girati puttana" la apostrofò mentre scendeva dal letto. Lei rimase interdetta, c'era un ragazzo vicino al letto, completamente nudo, con le mani dietro la schiena. Lui le rivolse un sorriso senza farsi vedere "Salve padrone" disse sorridente. Alhamba lo attirò a sé baciandolo a lungo e mordendogli le labbra. "Ciao Atos" fece lui staccandosi dalle labbra dello schiavo e spingendolo in ginocchio. Giulia guardava sempre più esterrefatta mentre il ragazzo prendeva in bocca l'asta dolcemente, ripulendola fino a farla splendere. Ad un certo punto vide il suo padrone fare un moto di fastidio e staccarselo di dosso "Basta! Sono appena venuto" gli disse baciandolo di nuovo e abbracciandolo per poi stendersi insieme a lui sul letto.
"Chi è lei padrone?" chiese Atos scostandosi dal viso i capelli biondi "Presto sarà la mia nuova schiava, per ora è solo una puttana senza nome"
Il ragazzo mugolò strofinando il naso sul collo dell'imperatore "È carina, ed è tutta sporca del tuo sperma padrone."
Una luce si accese in fondo allo sguardo dorato dell'imperatore " Leccala se vuoi" gli disse carezzandogli la schiena "Ma se la fai venire ti apro ...
... a metà...a secco"
Atos fece un sorriso malizioso avvicinandosi a Giulia e cominciando a leccarle le labbra e poi il petto seguendo le tracce umide e biancastre che il suo padrone aveva lasciato su di lei, la leccava assaporando quello che le era rimasto addosso e faceva versi di apprezzamento.
Pure la barbara su ritrovò a fare versi di apprezzamento quando lo schiavo giunse a leccarle dove più copioso era rimasto lo sperma di Alhamba e giunto all'apertura della vagina lo sentì risucchiare quello che le era rimasto dentro. Giulia ebbe un tremito, tutti i suoi sensi si stavano accendendo di nuovo, ma Atos si staccò prontamente da lei e le tolse le mollette dai capezzoli.
"Mi dispiace, ma non posso farti godere" si giustificò. Poi votatosi verso il suo padrone lo vide di nuovo eccitato, con la nerchia turgida, lucida, in bella mostra e gattonando verso di lui gli si accoccolò in mezzo alle gambe dando veloci leccate alle palle e scendendo fino al perineo. L'imperatore lo prese per i capelli scostandolo "È tardi mi devo preparare, venite con me" concluse alzandosi e rivestedosi.
Ciao a tutti, volevo ringraziarvi per aver letto la mia storia e scusarmi se è da molto che non la aggiorno, purtroppo ho avuto una sorta di blocco dello scrittore (UFF...).
Volevo informarvi che d'ora in poi potete leggerla pure qui sul mio blog
imperodellalba.blogspot.com