1. Ida ~ v ~ puttana.


    Data: 01/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fairy_land, Fonte: Annunci69

    ... ancora e quando si rese conto che il vestito delicato come l'ala di una farfalla era ormai bagnato e stropicciato, era troppo tardi. Si maledisse, quell'abito elegante e ricamato era un regalo di Kassandros destinato alla favorita dell'imperatore.
    
    Non v'era alcun dubbio che la punizione sarebbe stata orribile, poteva solo prefigurarsi quale sarebbe stata considerando che il suo biondo padrone la frustava per ogni minima disattenzione, la puniva anche senza motivo, per puro, sadico piacere. Amava divertirsi così, piegandola e sottomettendola fin quando non ne sentiva la disperazione, la paura, fino a quando non spezzava irrimediabilmente il suo orgoglio.
    
    Erano state settimane infernali quelle trascorse in viaggio con il principe di Persia, lui l'aveva spezzata come un giunco, resa docile e paurosa, insoddisfatta e facilmente eccitabile.
    
    "Cosa stai facendo schiava?" la destò improvvisa una voce dietro di lei. Si voltò di scatto, nascondendo le lacrime e guardando dietro di sé. Entrando non si era accorta che su un divano all'ombra di un grande vaso stava l'imperatore in persona.
    
    Ebbe un tremito di terrore, ricordava bene le sue mani che prime e ultime la avevano profanata, le sue parole dure, rabbiose, instransigenti.
    
    "Mi sono persa, vi prego perdonatemi padrone." riuscì a balbettare ancora con la voce impastata di pianto. Lui sospirò, una volta sola, un sospiro carico di dolore e di rabbia.
    
    "Avvicinati"
    
    Giulia obbedì come mossa da fili invisibili, sentiva ...
    ... le gambe che le stavano per cedere, non osava nemmeno immaginare che cosa sarebbe potuto accaderle. Si fermò davanti a lui, in piedi, tremante e guardandolo si accorse che aveva un'espressione tremendamente accigliata, quasi furiosa.
    
    Alhamba si mise a sedere mostrandole un tre con la mano destra, ogni numero mostrato con le dita stava a indicare una precisa posizione in cui lei si sarebbe dovuta mettere, ma Giulia non le ricordava, il suo padrone non gliele aveva mai insegnate. Così rimase immobile, senza saper cosa fare, lo vide alzare gli occhi al cielo "Inginocchiati" sbuffò.
    
    L'imperatore trattenne a stento una risata, non aveva mai visto una ragazza farlo in modo tanto goffo, le fece quasi tenerezza, così confusa e spaesata, con lo sguardo di un cucciolo spaventato. Le sollevò il viso asciugandole le lacrime con il pollice."Perché stai piangendo così? Parla"
    
    Lei deglutì, mordendosi le labbra " Non è nulla di importante" mormorò distogliendo lo sguardo. Le arrivò uno schiaffo, dritto sulla guancia che prima era stata accarezzata. " Rispondi." le ingiunse con uno sguardo che non ammetteva repliche.
    
    "Il mio padrone mi punirà..." sussurrò poi con la voce spezzata dal pianto "io non riesco a fare nulla, ho paura, ho paura che vorrà uccidermi."
    
    "E per cosa dovrebbe ucciderti?" ridacchiò divertito
    
    "Sono in ritardo" piagnucolò
    
    "Mi sembra un po' eccessivo per un ritardo, non credi? Di quanto ritardo si parla?" le chiese ancora più divertito
    
    "IO NON LO SO! ...
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