1. Mi piace guardare – parte prima


    Data: 30/12/2019, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... all’ombra nella veranda e guardavamo i gemelli che giocavano tra loro in piscina. Quando lei si è girata verso di me, ha posato la mano sulla mia coscia e mi ha chiesto se fossi pronta a guardare un piccolo spettacolo che aveva preparato ma non mi ha detto di che tipo. Ho trattenuto il respiro ed annuito pensando che mi sarei fatta fare da lei qualunque cosa e già presagivo che fosse di tipo sessuale. “Alzati!” mi ha detto “Ho bisogno di spostare la tua sedia” e l’ha messa da parte per poi preparare il lettino prendisole che era lì al nostro fianco su cui potevano stare due persone. In effetti non avevo mai pensato che, con il suo tendalino bianco per creare ombra, formasse un perfetto piccolo palcoscenico. “Siediti” mi ha detto sottovoce senza alcun tono di comando “Non muoverti da qui, resta seduta sulla sedia” ed ha chiamato i gemelli. Mentre i due ragazzi si asciugavano, Rosa ha pes**to alcune cose da una piccola borsa che aveva portato con sé. “Ci vorrà un po’ di tempo per prepararti” ha esclamato a voce alta sorridendo mostrando i suoi denti bianchi “Intanto Marco ti benderà gli occhi così dopo vedrai una sorpresa che abbiamo per te” Il ragazzo è stato molto gentile e, nel passare la sciarpa di seta nera attorno alla mia testa, si è assicurato che non fosse troppo stretta nel legarla. Da quel momento non ho visto più niente ma sentivo le voci ed in particolare quella di Marco che ha proseguito “E ora ti legherò ad uno dei piedi. Rosa non vuole che ti muovi durante lo ...
    ... spettacolo” e mi ha afferrato le braccia, mi ha stretto i polsi l’uno all’altro ed infine li ha legati alla spalliera della sedia stessa. La legatura era stata fatta con delle manette robuste ma ricoperte da una soffice strato di finta pelliccia in modo che fossero comode e non lasciassero tracce. Fatto questo ho sentito che qualcuno mi ha toccato la caviglia e l’ha legata alla gamba dello stesso divanetto dicendo “E ora l’altra caviglia” e mi ha allargato le gambe bloccando e legando l’altra caviglia all’altro piede. Infine ho sentito la persona allontanarsi ed anche delle parole sussurrate che non ho capito ma dal tono era Rosa che parlava con i gemelli e ridacchiava felice di farmi la sorpresa. Ho aspettato un po’ senza vedere niente e poi ho sentito le mani che mi slegavano la sciarpa dietro la testa ed uno dei gemelli, non so se sia stato Marco o Cristian, che mi ha detto di tenere gli occhi chiusi finché Rosa non mi avesse detto che avrei potuto aprirli. Ho promesso che l’avrei fatto e lui ha rimosso la benda. Ho sentito quel ragazzo allontanarsi e poco dopo Rosa dirmi, con un tono allegro e dolce, che potevo aprire gli occhi. Lei era sdraiata con le spalle appoggiata sui cuscini che avevano ammucchiato dietro la sua schiena. I gemelli erano in ginocchio, ognuno ai suoi lati, si erano cambiati i costumi da bagno bagnati e ora indossavano boxer di raso lucido di colore e taglio identici. A turno si chinavano e baciavano la sorella dandole non dolci baci sulla guancia ma ...
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