Mi piace guardare – parte prima
Data: 30/12/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
Inedito
La prima volta che ho incontrato Rosa è stato nella sezione prodotti del nostro negozio. Lei stava comprando un paio di meloni, iI che è ironico davvero. Mi fa piacere dire che la prima cosa che mi ha colpito di lei sono stati i suoi capelli ramati, lucidi, tagliati alle spalle in un elegantemente da paggetto. Saranno stati i suoi occhi color smeraldo che brillavano di malizia, oppure le lentiggini che le coprivano il viso, ma in realtà ciò che mi ha colpito per la prima volta sono stati le sue tette che mi sono parse enormi. Lei indossava una camicia di seta sbottonata per mostrare nella sua scollatura il volume delle tette. Io sono stata sempre stato orgogliosa delle mie tette a coppa, ma erano come dei dossi rispetto a quelle di Rosa. Così, mentre toccava delicatamente le estremità dei meloni per vedere se fossero maturi, non potevo fare a meno di immaginare che le mie stesse dita sondassero delicatamente le sue belle tette sentendo i suoi capezzoli irrigidirsi lentamente al mio tocco. Perché sì, è vero, mi piace guardare ed anche giocare e lo faccio sia con le ragazze che con i ragazzi, non mi pongo certo limiti. Con lei abbiamo avviato una conversazione così come avviene in un qualsiasi negozio senza che ci fosse nessuna malizia. Le mie parole sono arrivate a lei con piacere e lei credo che abbia fatto finta di aver bisogno di un mio supporto su come scegliere del miele ricco di sapore e ciò mi ha dato il tempo per guardare il resto del suo fisico e il suo ...
... guardaroba. Ho così visto che aveva i fianchi sottili, i suoi pantaloni stile harem di raso a vita alta che segnavano la vita e che però nascondevano le gambe ed in un primo momento ho capito che calzava delle scarpe a tacco alto che slanciavano il suo look. In realtà, muovendosi intorno a me, ho visto che calzava dei sandali con la zeppa, dandole un po’ più in un’altezza, forse capendo che le sue enormi tette, in qualche modo, la facevano sembrare più bassa di quanto non fosse in realtà. In sintesi lei era adorabile ed abbiamo chiacchierato a lungo prima di scambiarci i numeri di telefono e prometterci di tenerci in contatto. Ho lasciato passare due lunghi giorni prima di chiamarla senza che lei lo abbia fatto. In quel periodo avevo intenzione di affittare la mia spaziosa villa al mare dotata di piscina e vasca idromassaggio ed ho invitato Rosa a fare una nuotata e un drink a bordo piscina. Anche per gli standard delle temperature della Sardegna, l’estate era calda e per girare per la casa, pensando di sedurla, ho indossato un micro bikini quando, il fine settimana successivo, le ho aperto la porta d’ingresso. Rosa mi ha fatto tanti complimenti per la bellezza della casa e della visuale. Poi si è seduta nel patio ed ha detto che non avrebbe nuotato ma le sarebbe piaciuto bere qualcosa. Sulla veranda a bordo piscina c’era un lettino a baldacchino che poteva contenere tre persone, era colmo di cuscini ed è stato lì che ci siamo sedute a sorseggiare lo champagne ghiacciato che ...