1. Mi piace guardare – parte prima


    Data: 30/12/2019, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... avevo dalla cucina. Mentre guardavamo il sole scivolare nel mare come un’arancia rossa, Rosa mi ha raccontato qualcosa di sé. Lei viveva con i suoi fratelli gemelli minori ed avevano appena compiuto 19 anni. Ha fatto un po’ la modella e aveva, per un piccolo periodo, girato con alcuni trucchi per la telecamera, un paio di film porno che avevano lasciato in lei una traccia nel non nascondere le forme del suo corpo. Rosa non aveva nulla contro quel tipo di lavoro ma aveva lasciato l’industria a causa del modo in cui venivano trattate le donne ed ha confessato di essere di essere un po’ esibizionista. “Non c’era rispetto” ha detto “I maschi delle troupe di produzione si riferivano regolarmente alle attrici come troie o puttane” Penso che sia stato durante questa conversazione quando le ho detto che mi piaceva guardare la gente scopare, voglio dire, guardare il porno va bene, ma la maggior parte del porno fatto da professioniste con tutti quelle persone ansimanti ed i gemiti esagerati nonché le scurrilità inventate, non mi eccita più di tanto. Mi piace vedere una donna perdere davvero il controllo quando la sua figa viene martellata incessantemente da un cazzo o il suo clitoride sapientemente linguato, mi piacciono le persone vere che hanno orgasmi reali con affanni reali e parole reali non forzate solo con lo scopo di un film commerciale. “Quindi sei una voyeur?!” mi ha chiesto sussurrando Rosa. Quella nostra conversazione è servita solamente ad accrescere il mio desiderio nei ...
    ... suoi confronti ed ho pensato che ogni voyeur ha bisogno di un esibizionista ed in questo caso Rosa sembrava semplicemente perfetta ed attrice deliziosa dei miei desideri. La prima sera da quando l’ho vista alla porta ho pensato a lei e dopo che se n’era andata a dormire, sono tornata a sedermi sulla terrazza a bordo piscina ed ho guardato la luna. Sarà stato lo champagne o forse il nostro discorso sul porno, ma mentre me ne stavo lì a godermi la frescura della notte, ho iniziato a sognare ad occhi aperti. Ho immaginato quelle tette enormi di Rosa, che sempre mi avevano attratto, ruzzolare fuori dalla sua camicetta di seta ed andare a finire nella mia bocca affamata e già sentivo le mie labbra chiudersi attorno ai suoi capezzoli gonfi e la mia lingua vorticare su parte di quella piccola protuberanza turgida muovendomi da uno all’altro con la mia testa che oscillava da una parte all’altra. A quei pensieri le mie dita hanno esplorato la fessura umida tra le mie cosce da sopra lo slip del bikini cercando più volte il mio clitoride che ho sentito gonfio, inoltre poiché non ce la facevo più, allora ho spinto la mano sotto l’elastico del bikini passando sulla striscetta di peli pubici, il che mi ha dato una scossa decisiva come se fosse elettrica. In un attimo mi sono tolta del tutto il bikini e mi sono sdraiata sul lettino, con le gambe aperte verso il cielo. Era bello, in qualche modo sfrenato ed erotico, esporre la mia figa bagnata fradicia in quella tiepida notte. Ho dato il via ...
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