Il Vecchio Torchio - Capitolo 2
Data: 29/12/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: William Kasanova, Fonte: EroticiRacconti
... il controllo della mia mente; il telecomando che ho in mano sembra un oggetto alieno, il cui funzionamento e scopo sfuggono alla mia conoscenza, e solo dopo qualche istante mi ricordo di sollevare il braccio, puntarlo contro la macchina e tenere premuto il pulsante: gli scatti a raffica prodotti dall’azione ripetuta del diaframma sono appena udibili nella grancassa che il mio cuore impazzito percuote nei timpani.
Non ho mai trovato tanta difficoltà nel demolire quell’impalcatura in alluminio che sorregge la fotocamera, con le dita che sembrano non voler collaborare, come se siano congelate o quando ci si dorme sopra e si blocca l’afflusso del sangue. Quando lo svito, il filtro degradante scivola e cade sulle rocce, rotolando per qualche metro fino a trovare una commensura, fermarsi e ribaltarsi da una parte. Un’imprecazione mi sfugge mentre la raccolgo, la poca luce che danza sui graffi e la polvere sulla plastica semitrasparente. Cerco nella borsa della fotocamera un panno per pulirla, ma dopo un paio di secondi infilo in uno spazio libero il filtro, maledicendolo.
- Fanculo! – sbotto, inalberata, sorpresa dalla mia stessa rabbia.
Tremando, mi alzo in piedi e cerco di rilassarmi, chiudendo gli occhi e lasciando che il vento s’infili tra i miei capelli lunghi e porti via un po’ di tensione. Dopo qualche secondo e lungo respiro, al termine dei quali mi sembra che il mio cuore abbia perso un po’ la veemenza con cui stava cercando di uscirmi dal petto, la tensione dei ...
... miei muscoli appena minore rispetto a prima, sebbene non possa dirmi calma.
Finisco di smontare la fotocamera dal cavalletto, la pongo nella borsa dopo aver cercato in ogni tasca dei pantaloni il tappo dell’obiettivo, poi richiudo il treppiede. Mi assicuro di non aver lasciato nulla in giro e nei jeans, quindi prendo tutta l’attrezzatura e mi avvio verso il bed & breakfast.
Sembra quasi che il mio busto non riesca a tenere il passo delle mie gambe, come se siano bambini impazienti di arrivare a destinazione seguiti da un adulto che cerca di mostrare un atteggiamento più tranquillo, mentre attraverso la piccola spiaggia e mi appresto a risalire la scarpata sotto la strada che porta alla mia momentanea abitazione, uno sterrato polveroso circondato da arbusti spinosi.
“Il Vecchio Torchio” è la casa più esterna, una costruzione che può vantare una dimensione maggiore rispetto alle abitazioni accanto, con un aspetto diviso tra una cura per l’estetica semplice ma apprezzabile della casa, e uno più trasandato e vecchio del muro che lo circonda, che custodisce il giardino e che dall’interno è nascosto dalla siepe. Mi è impossibile non supporre che c’è stato un tentativo di migliorare la situazione della costruzione per renderla più appetibile alla clientela, magari apparire più scenografica nelle foto per la pubblicità, ma i soldi non sono stati sufficienti per una completa ristrutturazione.
Il bed & breakfast è uno strano accrocco di desiderio di apparire e realtà ben ...