Il Vecchio Torchio - Capitolo 2
Data: 29/12/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: William Kasanova, Fonte: EroticiRacconti
... sento stringere il petto nell’angoscia per quella povera donna, a cos’è costretta a subire per i suoi due ragazzi…
E invece non ne accenna nemmeno quando la saluto con un entusiasmo smorzato dalle emozioni che stanno turbinando nella mia anima.
- Buongiorno, Nadia. Hai dormito bene? – domanda, forse notando le occhiaie che non sono riuscita a nascondere al meglio con il trucco, o dalla mia espressione sconvolta.
La rassicuro che il letto è comodissimo e che ho dormito come una bambina, sperando che la mia bugia non sia troppo evidente. La donna, invece, sorride, ma ancora sembra che la sua anima sia adombrata da qualcosa, da qualche pensiero che la sconvolge.
- Sono contenta che ti stia piacendo… – commenta, poi aggiunge, con la voce ancora più bassa, quasi a scusarsi: - Io sarò costretta ad assentarmi per qualche giorno da qui. Ti lascio alle cure di Sara…
Ho l’impressione che sia stata sul punto di aggiungere qualcos’altro ma si sia trattenuta all’ultimo istante. Forse, immagino, voleva dire anche “…e di Luca”, ma dopo la litigata della sera precedente, che probabilmente ignora io abbia udito, ha preferito non includerlo tra i miei ospiti. Nonostante ciò io stia pensando, annuisco come se non me ne sia resa conto: la ringrazio e mi permetto di chiederle cosa la porti ad allontanarsi.
Mi pento vedendo il suo umore sfumare maggiormente nel dolore. Sandra mi assicura che non è nulla, ma mi sembra evidente che non lo è affatto.
- Adesso devo andare – mi ...
... annuncia con un accento di ansia.
Dopo averla salutata e augurato un “in bocca al lupo”, ignara di cosa stia andando a fare, la vedo uscire dal salotto torturandosi le mani e con lo sguardo pieno di apprensione. Prende una borsetta nera da un mobiletto che non avevo notato, come non avevo notato il fatto che è vestita troppo elegantemente per il lavoro di gestrice di un bed & breakfast. Esce dalla porta da cui sono entrata io il giorno precedente; quando il battente si chiude dietro di lei, vinta dalla curiosità, mi avvicino alla finestra e sbircio fuori, spero meglio di come abbia fatto ieri, e la osservo mentre raggiunge una Mini Cooper rossa con delle strisce bianche sul cofano. Alla guida scorgo Luca, che aspetta che la madre salga a bordo e, mentre questa si sta allacciando la cintura, parte.
Non posso staccare gli occhi dalla carrozzeria tirata a lucido, con delle macchie di luce che scivolano sulle cromature mentre imbocca la curva a qualche decina di metri e scompare oltre un edificio, e solo il rumore prodotto da qualcuno alle mie spalle mi riporta alla realtà. Quando mi volto, per la seconda volta in meno di dodici ore, Sara mi scova mentre sono intenta a spiare da una finestra.
L’imbarazzo mi assale a quel pensiero e al fatto che sa che l’ho vista fare sesso con suo fratello in giardino, ma lei sembra più divertita che altro: indossa un completo da cameriera grigio con il suo tipico grembiule bianco con ricami e regge tra le mani un vassoio in legno su cui ...