1. Il Vecchio Torchio - Capitolo 2


    Data: 29/12/2019, Categorie: Incesti Autore: William Kasanova, Fonte: EroticiRacconti

    ... sono posti una tazza, una teiera, delle fette di limone e altre tazze che, non mi è difficile immaginare, contengono il resto della mia colazione come l’avevo richiesta il giorno prima.
    
    - Buongiorno, Nadia – mi saluta, gratificandomi con un sorriso che non ha nulla di artefatto. Anzi, i suoi occhi mi sembrano lanciare lampi di desiderio. Già, adesso ricordo che ieri, pochi secondi dopo che ci siamo conosciute, mi ha baciata, e bacia piuttosto bene… Il gelo della preoccupazione che mi ha invaso sembra perdere parte della morsa a causa dell’eccitazione che sta cominciando a scaldare il mio ventre.
    
    Nonostante questo, continuo ad essere imbarazzata per quanto è successo ieri sera e stento a sostenere il suo sguardo, cercando di guardare invece il cibo che sta portando. – Buongiorno a te, Sara – rispondo a bassa voce.
    
    Mi aspetto che la ragazza mi dica qualcosa per la mia attività di guardona, ma non ne fa parola. Appoggia il vassoio sul tavolo e comincia a distribuire le ceramiche fumanti e meno sul piano.
    
    - Posso chiederti… se non è troppo maleducato… cos’ha tua madre? – le chiedo, senza muovermi da dove mi trovo con i piattini e le posate che tintinnano mentre Sara li colloca con movimenti aggraziati sulla tovaglia.
    
    Il sorriso della ragazza non cambia di una virgola. Ha finito di distribuire la colazione: si rimette eretta e stringe al grosso seno il vassoio. – Oh, nulla di che, in realtà. Zia Iva, la sorella maggiore di nostra madre, è stata ricoverata in ...
    ... ospedale d’urgenza per una appendicectomia questa notte. Cose che ormai ti mandano a casa dopo due o tre giorni con un paio di cicatrici appena visibili, ma Sandra ne è terrorizzata perché quando ne hanno fatta una a lei ci sono stati un paio di problemi e adesso teme che anche Iva possa averne – Sara sollevò le spalle come a ridurre tutto ad una sciocchezza. – Adesso nostra madre resterà in ospedale ad accudire la zia fino a quando non la manderanno a casa, e toccherà a me e a mio fratello mandare avanti il bed & breakfast.
    
    Il pensiero che non avrebbero dovuto dannarsi la vita per questo, visto che sembra che io sia l’unica che abbia varcato l’ingresso negli ultimi mesi, mi attraversa la mente ma, quasi a tradimento, Sara salta all’argomento che avrei voluto evitare più di ogni altra cosa al mondo. E se fino ad un istante prima il suo volto mostrava una svagata spensieratezza, ora è raggiante.
    
    - Ieri sera hai visto mio fratello possedermi in giardino, vero? – mi chiede. Sento il mio cuore perdere un colpo e il mio corpo venire assalito dall’adrenalina, pronta a fuggire o a combattere, come dicono gli psicologi quando parlano di risposte automatiche al pericolo. Ma Sara non sta urlando, non mi sta accusando… anzi, sorride, gli occhi le brillano persi nel rivivere con la mente quel momento di passione. – Adoro farmi scopare da lui, essere la sua puttana, lasciare che usi il mio corpo per il suo piacere…
    
    Sono… beh, non lo so… sconvolta? Dovrei essere disgustata da una ragazza ...
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