1. Nata schiava (IV parte)


    Data: 19/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Asignoluc, Fonte: RaccontiMilu

    ... noi.
    
    Rimanemmo a casa dei cugini per i restanti giorni della “vacanza” di mio cugino e quando partimmo Elisa era diventata un’ubbidiente cagnetta. Imparò a fare i bisogni a comando e in presenza dei “padroni” ed a subire la frusta senza esitazioni; anzi, come me anche lei riusciva a volte anche a godere mentre le colpivano la figa. Ci facevano stare quasi sempre nude ed a quattro zampe e venimmo trattate in tutto e per tutto come cagne. Non ci era permesso parlare senza autorizzazione ed il minimo gemito non richiesto comportava una seduta a suon di ceffoni, frustate e calci. Ci portavano a fare lunghe passeggiate nei campi intorno alla casa dove ci permettevano di fare i nostri bisogni, con indosso solamente le scarpe dai tacchi a spillo, al guinzaglio e ci fecero accoppiare spessissimo tra noi con l’ausilio di falli finti applicati con una cintura alla vita o del tipo a due teste inserite nelle nostre rispettive fighe, culi e bocche. Per divertirsi alla spettacolo i cugini ci facevano leccare continuamente tra noi in ogni parte del corpo e quando capirono che Elisa provava un certo ribrezzo a leccare un’altra donna le occasioni per imporle questo fastidio crebbero tantissimo. Mio cugino e Luca passavano pomeriggi interi con noi due sdraiate in terra a gambe divaricate confrontando e commentando le dimensioni, la forma e la sensibilità della nostre fighe e dei nostri culi. Elisa aveva l’ano più stretto del mio che era stato utilizzato molto più spesso, per cui io ...
    ... venivo soventemente sodomizzata spalmando i preservativi con una crema urticante di modo che il dolore mi facesse contrarre i muscoli dell’ano aumentando il loro divertimento; naturalmente il compito di eccitarli prima con la bocca, infilargli i preservativi e prepararli a questa dolorosissima funzione spalmandoli accuratamente spettava a me ed Elisa. Mentre Elisa doveva portare un fallo inserito nel culo fissato con delle catene ogni volta che non veniva usata. Le mammelle invece in genere le facevano valutare da amici e conoscenti ai quali dovevamo mostrarle e che potevano soppesarcele e toccarcele liberamente confrontandole: chi perdeva la “sfida” doveva subire una punizione. A onor del vero preferivano quasi sempre le mie ma credo fosse per la sorpresa dei tatuaggi che mi circondavano i capezzoli. Elisa venne provata anche come puttana quando le fu ordinato di ricevere seminuda un conoscente ed umiliarsi a chiedergli di palpeggiarla, montarla e poi frustarla tra le gambe. Anche a lei venne poi ordinato di farsi palpeggiare le mammelle da chiunque la salutasse e la cosa divertiva particolarmente Luca e mio cugino perché lei era molto più timida di me e meno abituata ad umiliarsi. Un pomeriggio che ci avevano portato a fare una passeggiata in paese, vestite come la sera del ristorante, Elisa incontrò un suo ex fidanzato e quando gli prese le mani per posarsele sulle mammelle chiedendogli per favore di strizzargliele dovette subire una lunga e imbarazzante palpata in mezzo alla ...
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