1. Nata schiava (IV parte)


    Data: 19/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Asignoluc, Fonte: RaccontiMilu

    ... sollevandole lesse i tatuaggi: “ Ma… Tina… Ma cosa significa tutto questo?”
    
    “Significa signore che se vuole… può usarmi ma deve chiedere il permesso a…. Gianni… suo figlio…”
    
    “… Ma… Vuoi soldi?..” “No signore… Può usarmi gratis…. Se le fa piacere…”
    
    Prese a palpeggiarmi ovunque farfugliando parole offensive nei miei riguardi poi dovetti succhiarlo. Stava per scaricarsi nella mia bocca quando bussarono alla porta; era mio cugino. “Allora papa, ti piace la troia, com’è andata? E non cercare di coprirti tu cagna! Rimani con la figa e le tette scoperte che si vedano bene “ Così dicendo prese a strizzarmi e schiaffeggiarmi le mammelle a piene mani.
    
    “ Ti sei eccitata vero troia?.. Brava cagnetta. Adesso ti faccio picchiare un po’ da papa su quella fighetta slabbrata che hai poi magari se fai la brava ti sfondiamo il culo! Eh papa…” Così dicendo mi mise i polsi dietro alla schiena trattenendomele con una mano; con l’altra mi diede due schiaffi all’interno delle cosce per farmele allargare di più poi mi spinse il bacino in avanti per espormi meglio.
    
    Mio zio disse “Ma Gianni…. Cosa sta succedendo?…” “Tranquillo papa! La nostra troietta qui è molto viziosa ed è felice di queste nostre attenzioni, vero cugina. Naturalmente papa, che non ti scappi di dirlo in giro, e quando vorrai la puttanella sarà a tua disposizione per essere usata come vuoi. D’accordo?”
    
    Mio zio mi guardo ed io, abbassando gli occhi pieni di lacrime, dovetti confermare “Si signore… è tutto vero… ...
    ... Sono felice se mi usate… Sono la vostra puttana… Grazie signori che vi interessate di me…” Subito dopo, seguendo le indicazioni di mio cugino, mio zio cominciò a colpirmi.
    
    Quando ritornai nella sala principale del ristorante camminavo a fatica per il dolore a causa dei colpi ricevuti sulla figa, sulle mammelle e il culo indolenzito in quanto sia mio cugino sia mio zio mi avevano inculata senza nessuna delicatezza. Per tutto il proseguo del pranzo poi dovetti subire gli assalti da parte di mio zio che continuava ad invitarmi a ballare per palpeggiarmi di nascosto le mammelle ed sussurrarmi frasi oscene.
    
    La sera, a casa in camera di mio cugino, dovetti ancora soddisfare le loro voglie poi, per divertirsi si sedettero uno da una parte e uno dall’altra della stanza e io dovevo trotterellare agitando sensualmente il culo e le mammelle e con la figa aperta dalle catenelle intorno alle cosce, da uno all’altro a suon di ceffoni e sberle sulle natiche e sulle mammelle. Poi mi fu ordinato di masturbarmi a gambe divaricate davanti a loro mentre raccontavo allo zio le mia esperienze erotiche. Poi mi infilarono un fallo di gomma nel culo, di quelli che facevano sempre parte del mio bagaglio, fissandomelo con delle catenelle alla vita in modo che non potessi espellerlo. “Rimarrai così farcita tutta la notte!… “ Dovetti ringraziarli e potei andare a dormire, naturalmente per terra.
    
    Il giorno dopo, con la scusa di andare a vedere un terreno li vicino, mi portarono via il mattino ed ...
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