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Nata schiava (IV parte)
Data: 19/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Asignoluc, Fonte: RaccontiMilu
... visto. Dovetti raccontargli tutti i particolari e la cosa lo divertì molto. Ci fermammo in un motel dove lui mi usò per tutta la notte; la mattina mi permise di vestire una gonna più lunga e raggiungemmo la casa di famiglia. L’incontro con mia cugina fu tragicomico: fingendo entrambe che tutto fosse normale ci abbracciammo e baciammo sulle guance ma mia cugina ne approfittò per sussurrarmi all’orecchio “… Sei una puttana….” Il giorno della cerimonia io ero terrorizzata che qualcuno degli invitati fosse stato presente alla folle notte di un anno prima ma non potevo sapere che sapesse e chi no. Ma uno che si ricordava bene dell’ultima volta che ci eravamo visti c’era! Mio zio Lino come mi vide mi venne vicino per abbracciarmi ma all’ultimo momento, approfittando del fatto che la zia era lontana, infilò le mani tra li mie mammelle e le mie braccia, proprio sotto alle ascelle e facendo come se nulla fosse con il palmo delle mani poté costatare la solidità delle mie mammelle e che non indossavo reggiseno sotto la camicetta. Mio cugino che non mi mollava neanche per un minuto si accorse della cosa e sorrise. “A quanto sembra lo zio si ricorda bene del vostro ultimo incontro, eh troia?…” Verso la fine del pranzo mio cugino, forse un po’ bevuto, mi venne vicino e mi disse “Vai a prendere lo zio e portatelo al cesso e fatti palpare bene tutta quanta e digli cosa sei e che se vuole scoparti deve chiederlo a me…” Lo guardai spaventata ma lui insistette “O preferisci che ...
... questa sera faccia vedere a tutto il parentado un dvd delle tue performance?!” Sull’orlo del pianto e veramente imbarazzata andai al tavolo dove sedeva e mi avvicinai allo zio. “Mi accompagni per favore?” Chiesi cercando di esser più naturale possibile. “Certo piccola! Dove andiamo?” Si alzò, lo presi per mano e lo guidai verso i bagni del ristorante. Entrai e mi accertai che non ci fosse nessuno poi chiusi la porta e mi voltai verso mio zio che mi guardava incuriosito. “Ehmm…. Zio… Hai ancora voglia di toccarmi le mammelle per favore?….. E… Magari anche la… In mezzo alle gambe?….” Lui rimase letteralmente a bocca aperta sia per la proposta sia per il linguaggio che avevo usato. “….Ma… Tina, piccolina cosa dici?” “Zio ho notato che prima hai cercato di toccarmi le mammelle. Se vuoi farlo liberamente a me fa piacere. Sono in molti a toccarmele” Lo zio, forse per paura tentennava ma capivo dal rossore sulle gote e dal gonfiore dei pantaloni che l’eccitazione in lui stava crescendo. “…Se vuoi mi spoglio… sotto sono nuda e… puoi toccarmi… Se ti va…” “Vabbè… Fammi vedere” “Subito signore…” Cominciai a sollevare la gonna a gambe divaricate ritornando immediatamente al “lei” di rito. Mio zio rimase esterrefatto dagli anelli, poi aprii la camicetta offrendogli le mammelle da toccare e chiedendo scusa “La prego di scusarmi per questa ridicole mammelle… Signore..”. Poi gli presi le mani e le posai sulle mie mammelle “… Prego signore…Tocchi pure…” Lui le strizzo un po’ poi ...