1. La sua troia - i


    Data: 18/12/2019, Categorie: Etero Autore: NoOne8, Fonte: Annunci69

    ... Continuò, infilandole due dita in bocca.
    
    “Succhiale.”
    
    Serena serrò le sue labbra intorno alle dita, ripulendole di tutti i suoi umori, che trovò buonissimi e le confermarono quello che ormai sapeva benissimo: era una zoccola vogliosa di cazzo, che si eccitava all’inverosimile dando piacere al suo uomo, venendo umiliata da lui, il suo padrone.
    
    Con questa nuova consapevolezza si prodigò in un febbrile pompino a quelle dita, che a breve cominciarono a uscire e entrare, scopandole la bocca.
    
    “Toccati.” Arrivò l’ordine e Serena non stava veramente aspettando altro.
    
    Lanciò immediatamente una mano tra le gambe per sgrillettarsi forsennatamente. Con l’altra mano invece si strinse un seno come in una morsa, pizzicandosi violentemente un capezzolo. Ogni pochi secondi la mano passava da una tetta all’altra, le dita da un capezzolo turgido all’altro.
    
    Non ci mise molto prima di ricominciare a gemere con le dita di Marco ancora intente a scoparle la bocca. Gli occhi erano fissi sullo sguardo austero del marito, desiderosi solo di sentirsi concedere una cosa.
    
    “Vuoi venire, troia?”
    
    Serena annuì, con aria supplichevole.
    
    “E allora godi, fammi vedere come gode la mia puttana.”
    
    Quindi, tirò fuori le dita, afferrandole il faccino, stringendolo per non farle chiudere la bocca, fissandola intensamente nei suoi occhi vogliosi.
    
    A Serena bastarono pochi secondi per cominciare a urlare, in preda all’orgasmo più potente della sua vita.
    
    “Aaaaah!”
    
    “Sì, godi ...
    ... puttana!”
    
    “Aaaaaaahhh!” urlò ancora più forte.
    
    “Fammi vedere quella lingua da succhiacazzi!”
    
    Serena lo assecondò subito, continuando a urlare mentre tutti i muscoli si contraevano in preda a spasmi che la stavano facendo tremare come un’ossessa. La figa continuava a spruzzare umori sul tappeto, che ormai era così intriso da non riuscire ad assorbire altri liquidi.
    
    Dopo alcuni secondi che sembrarono infiniti, gli urli tornarono respiri affannati. Era sfinita.
    
    Sorridendo soddisfatto, Marco si chinò allungando una mano tra le gambe della donna, penetrandola facilmente con due dita per recuperare le mutandine. La trovò praticamente spalancata, avrebbe potuto scoparla facilmente con una bottiglia di champagne per quanto era aperta e grondante.
    
    Recuperato l’intimo, lo portò ancora gocciolante al naso, inspirandolo a pieni polmoni, riempendosi le narici del profumo di figa e orgasmo di sua moglie.
    
    “Senti quanto sei troia.”
    
    Gli occhi di Serena stavano piangendo di felicità e soddisfazione incondizionata: era quasi in uno stato catatonico.
    
    “Apri la bocca e tira fuori la lingua.”
    
    Senza capire più nulla, Serena obbedì ancora una volta.
    
    Marco le riempì la bocca con le mutandine e finalmente si alzò.
    
    “Ora tocca a me.” Annunciò.
    
    Puntando il cazzo verso la bocca di Serena, iniziò a spararsi una sega furiosa.
    
    “Fammi vedere quelle tette.”
    
    Come prima, Serena si portò le mani sotto il seno per porgerlo in offerta al suo uomo.
    
    “Vuoi la mia sborra?”
    
    Serena ...
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