1. Andrea


    Data: 16/12/2019, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... gambe. Mi fissava sorridente guardandomi dal basso verso l’alto con i suoi splendidi occhi verdi spalancati. come se fosse in attesa di un mio commento, un rivolo di sperma all’angolo destro della bocca,.
    
    Decisi di non rivelargli quanto mi era piaciuto e che pochissime donne erano state in grado di succhiarmi il cazzo bene quanto lui.
    
    “Brava piccolina, ti è piaciuto ?”
    
    “OH SII Tantissimooo” rispose leccandosi le labbra
    
    “Sei brava, ma se vuoi essere la mia donna avrai molto da imparare”
    
    “Insegnami amore, insegnami a essere la tua donna lo voglio con tutta me stessa”
    
    Mi piegai in avanti e lo baciai tenendogli una mano sulla nuca. Un lungo bacio passionale.
    
    Mi staccai e lo fissai negli occhi languidi. Non c’erano dubbi quel ragazzino era innamorato di me
    
    “La prima cosa che devi imparare cara è ubbidire”
    
    “Si amore”
    
    - Andrea
    
    Il rapporto con Antonio aveva rafforzato le mie certezze e tanta era la mia felicità ed eccitazione che mi sentivo libera di mostrare a tutti il mio lato femminile senza più scrupoli.
    
    “Guardate che ben di dio maschioni” pensavo rimirandomi allo specchio prima di uscire di casa per andare a scuola, “lo farò diventare duro a tutti quanti”.
    
    Indossavo solamente dei cortissimi pantaloncini da ginnastica elastici bianchi che quasi non mi coprivano nemmeno i glutei, un ridottissimo tanga bianco, una canottiera corta rosa che lasciava fuori l’ombelico, calzette rosa corte e scarpe da tennis bianche. Immaginavo l’effetto ...
    ... che avrei prodotto su Antonio e sui miei compagni di scuola abbigliata in quel modo e questo mi eccitava.
    
    Antonio mi accompagnò in moto, e non potei resistere alla tentazione di palpeggiarmelo per bene. Durante il tragitto gli abbassai la zip dei jeans e infilai un manina dentro. Lui mi lasciò fare, gli accarezzai l’uccello per tutto il tempo. Com’era duro e mio dio quanto lo desideravo. Smontai dalla moto eccitatissima, e salutandolo sperai che le ore di lezione passassero in fretta perché non vedevo l’ora di essere di nuovo fra le sue braccia.
    
    - Antonio
    
    Arrivai in officina con l’uccello che mi scoppiava nei pantaloni. Quel frocetto assatanato mi stava mandando fuori di testa.
    
    Al lavoro non riuscivo a concentrarmi ma fortunatamente non c’era molto da fare e il mio socio non aveva bisogno d’aiuto.
    
    Continuavo a rimuginare su cosa avrei fatto ad Andrea quando lo avrei avuto a casa. Non avevo ancora deciso con precisione come comportarmi.
    
    Più ci pensavo e più mi convincevo che il piccolo era innamorato di me. Dovevo sfruttare la situazione senza rompere l’incantesimo.
    
    Desideravo accentuare e portare in piena luce la sua natura passiva e femminile, sottometterlo psicologicamente e soggiogarlo alle mie voglie ma sapevo che dovevo farlo con tatto, senza che lui se ne accorgesse, tutto doveva essere apparentemente generato da lui senza forzature da parte mia..
    
    Coltivavo da sempre la fantasia di avere un frocetto carino e femminile come Andrea a mia totale ...
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