-
Andrea
Data: 16/12/2019, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69
... faccia “Si..Si..” risposero spaventati. Quando le porte dell’autobus si aprirono gli intimai di scendere se non volevano che ci pensassi io e tutti e tre corsero giù. Guardai Andrea, era impietrito e tremava. Gli chiesi come stava. Mi guardò di sfuggita per un attimo fugace e mi fece segno di si che stava bene. Quando scendemmo dall’autobus lo invitai a sedersi su una panchina. Guardandolo notai che le fettuccine degli slip che indossava sbucavano dai lati degli short. Molto probabilmente indossava un tanga. “Capita spesso che ti prendano in giro ?” chiesi “Si” rispose con gli occhi umidi e si mise a piangere sottovoce. Lo abbracciai e quando lo sentii avvinghiarsi a me ebbi un sussulto, fù come una scossa elettrica che si scaricava nei genitali facendomi irrigidire il pene. Cercai di calmare Andrea e di non dar peso all’effetto del suo abbraccio. “Devi farti rispettare cazzo, non puoi rimanere li impietrito” dissi “ sei troppo sensibile te la prendi a male ma sono solo cazzate. Se ti prendono in giro fai altrettanto, quei ragazzini sono uno più sfigato dell’altro” A queste parole lo vidi leggermente sorridere. “Sono solo invidiosi, ma su una cosa quei poveri idioti hanno ragione” dissi sorridendo “sei così carino che sembri davvero una ragazzina, sono gelosi di te e quindi cercano di screditarti. Devi cercare di essere più estroverso e di non prenderti troppo sul serio altrimenti ti renderanno la vita impossibile” “non è facile” disse ...
... Andrea con una strana espressione sul volto “io sono debole e non voglio fare a pugni, ho bisogno di qualcuno che mi protegga” pronunciò queste parole con un tono e una cadenza molto femminili. Mi guardava con occhi lucidi e la bella bocca dalle labbra carnose semiaperta. “Si lo so non è facile” risposi, “ma sono sicuro che puoi farcela. e poi comunque puoi contare su di me. Se continuano a molestarti dimmelo e ci vado a dire due parole io ” dissi strizzandogli l’occhio. Lui sorrise e mi abbracciò “Grazie” mi sussurrò all’orecchio Mi guardava fisso con i suoi grandi occhi verdi e sembrava pendere dalle mie labbra. Se fossi stato più attento avrei colto in quello sguardo la sfumatura dell’innamoramento ma in quel momento non ci feci caso. “Davvero pensi che sia carino ?” chiese con un sorriso raggiante. “Certo, sei molto carino” risposi “fin troppo, probabilmente se ti facessi crescere i capelli non si riuscirebbe a capire se sei un ragazzo o una ragazza”. Lui mi guardò come se gli avessi fatto il complimento più bello del mondo. “Forse è per questo che mi picchiano quei ragazzi” disse a voce bassa. “Ti hanno fatto del male ?” chiesi Lui parve arrossire di nuovo e mi fece segno di si. “cosa ti hanno fatto?” “mi vergogno” disse “coraggio dimmi” Andrea si appoggiò al mio petto con la testa. Lo sentii respirare a fondo e poi iniziò a parlare. “Quei tre sull’autobus alla ricreazione mi bloccano spesso nel bagno. Oggi mi hanno dato degli schiaffi. ...