1. Andrea


    Data: 16/12/2019, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... abbracciai il cuscino, “Sono la tua piccola. Ti amo...ti amo..ti amo...ti amo ..ti amo......” ripetei baciando convulsamente il cuscino.
    
    “Ti prego Antonio fai l’amore con me, ti prego, voglio essere tua...la tua ragazza...”
    
    gemevo e ansimavo eccitatissimo, poi mi alzai aprii un cassetto all’interno dell’armadio e frugai sul fondo finché non trovai un piccolo vibratore. Era di mia madre ma lo avevo scoperto e lo utilizzavo certamente più spesso di lei.
    
    “Si amore te lo succhio..mmmmmm sslllappp...” dissi leccando con passione il dildo.
    
    “mmmppphh mmmppph ...come e bello sentirlo in bocca, ti piace amore ?... ti piace come ciuccia la tua femminuccia ?”
    
    Continuai a succhiare a lungo poi mi alzai e vidi riflesso nello specchio il mio viso rosso di lussuria. Andai in bagno presi un tubetto di crema e un bicchiere e tornai sul lettone.
    
    Mi misi un po di crema sul buchino e iniziai a spingerci dentro il vibratore. “Oh Siiiiii amore, sono tua, inculami ti prego, .siii siiiiiiii”
    
    Infilai il dildo più profondamente che potei e poi lo accesi. OH Siiii, sei il mio uomo SCOPAMI...INCULAMI AMORE INCULAMIIII !!
    
    C’era per me qualcosa di incredibilmente eccitante nel ripetere a voce alta la parola inculami, era come se nel farlo mi aprissi totalmente al desiderio di essere posseduta e questo aumentava moltissimo la mia eccitazione.
    
    Nello specchio vedevo la mia bocca aperta, gli occhi sbarrati, la lingua fuori. Con una mano spingevo avanti e indietro il vibratore ...
    ... mentre con l’altra masturbavo il mio piccolo uccellino duro.
    
    Quando sentii che stava per giungere l’orgasmo mi sedetti in modo che il vibratore rimanesse profondamente dentro di me e gemendo eiaculai dentro al bicchiere, quindi, in ginocchio sulla moquette davanti allo specchio, mi colai sul viso lo sperma e guardandomi estasiato, con il vibratore che ancora ronzava dentro, lo raccolsi con le dita e lo inghiottì fino all’ultima goccia.
    
    “Che buono amore, è buonissimooo, ti amo.... ”
    
    Che bella giornata, ero al settimo cielo, continuavo a pensare ad Antonio e a come conquistarlo.
    
    Desideravo ardentemente diventare la sua femmina, volevo sentirmi sua, farmi coccolare ma più di tutto voleva servirlo, essere ai suoi ordini pronto a soddisfare ogni sua voglia.
    
    Eccitato dal pensiero che mi aveva promesso di essere la mia guardia del corpo e dai complimenti che mi aveva fatto quel giorno mi masturbai tre volte.
    
    Mi immaginavo inginocchiato fra le muscolose gambe intento a succhiargli il cazzo. Chissà quanto era grosso e che buon sapore doveva avere.
    
    La mattina del giorno successivo indossai dei leggin neri e feci attenzione che le fettuccine del tanga che indossavo uscissero dai pantaloni e fossero ben visibili. Mi truccai più del solito e completai il quadro con una canottiera nera corta e delle scarpe da tennis.
    
    Scesi in strada con largo anticipo e mi sedetti su un muretto ad aspettare Antonio.
    
    Quando lo vidi scendere gli corsi incontro sorridendo e lo ...
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