1. Andrea


    Data: 16/12/2019, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... abbracciai.
    
    “Buongiorno, aspettavo la mia guardia del corpo...”
    
    Durante l’abbraccio sentii le mani di Antonio scorrere e soffermarsi qualche attimo sul mio sederino, un gesto che gradii molto.
    
    “Che bello che sei Antonio” pensai, “fammi quello che vuoi”
    
    Presi Antonio a braccetto puntando verso la fermata dell’autobus.
    
    “No Andrea, oggi vado in officina con la moto” disse con la sua voce profonda
    
    “Ma mi avevi promesso ....” cominciai a dire con tono femminile e petulante.
    
    Antonio mi guardò con aria seria e ascoltò per qualche secondo le mie estemporanee lamentele.
    
    “Silenzio !, non hai capito” mi interruppe “sei proprio una femminuccia” disse assestandomi una sculacciata sul sedere. “oggi ti accompagno in moto a scuola principessa, capito ?”
    
    Smisi di lamentarmi e sorrisi entusiasta di quella prospettiva.
    
    Antonio si fermò a fissarmi per alcuni attimi.
    
    “Ma che bella signorina che abbiamo qui oggi” disse “se continui a vestirti cosi uno di questi giorni ti violento” disse ridendo mentre saliva sulla moto parcheggiata in cortile.
    
    Salii dietro aggrappandosi ai suoi fianchi. “Tu puoi farmi quello che vuoi” gli sussurrai all’orecchio. Avevo il cuore che mi batteva all’impazzata, quelle parole mi erano scappate di bocca senza quasi rendermene conto.
    
    Lui non fece commenti e quindi pensai che forse non aveva sentito le mie parole per via del rombo della moto.
    
    Quando partì mi allacciai alla vita di Antonio cingendola con le braccia. ...
    ... Adoravo sentire quel corpo virile e muscoloso contro di me e sperai di salirci molte altre volte su quella moto.
    
    Con le mani allacciate sopra l’ombelico di Antonio non riuscii a trattenermi e cercai di abbassare le mani per sfiorare l’oggetto dei miei desideri, il protagonista delle mie tante sedute di masturbazione.
    
    Con grande stupore ed eccitazione dovetti muovere le mani solo poco più in basso. Antonio aveva il pene posizionato verso l’alto e schiacciato nei Jeans gli arrivava quasi all’ombelico. Considerando che certamente non era in tiro doveva avere un cazzo enorme, un pensiero che mi faceva letteralmente sbavare.
    
    Nel breve tragitto fino alla scuola continuai a gingillarmi nell’avvicinarsi “fortuitamente” a quel delizioso arnese e a sfiorarlo sperando, “forse”, che Antonio non se ne accorgesse.
    
    Giunti davanti all’entrata dell’istituto Antonio si guardò intorno per vedere se in mezzo alla ressa degli studenti che aspettavano di entrare erano presenti anche i tre ragazzi del giorno prima. Dopo alcuni minuti gli vide in lontananza ma quando il suo sguardo incrociò il loro i tre si allontanarono velocemente entrando a scuola.
    
    “Grazie Antonio, se non ci fossi tu non so come farei” dissi “io esco alle 13:00, mi passi a prendere vero?” chiesi con tono supplichevole.
    
    “Si per qualche giorno ti faccio da scorta ma non ti montare la testa femminuccia. Fai la brava bambina e sta lontana dai guai, capito ?, altrimenti ti sculaccio”
    
    “Magari” pensai salutandolo ...
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