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Andrea
Data: 16/12/2019, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69
ANDREA – Prima parte Prefazione: Una doverosa prefazione per dire ai lettori che questo racconto l’ho scritto in maniera sperimentale. Ho diviso la storia in piccole sezioni precedute dal nome di chi parla . Desideravo esprimere con maggior intensità la psicologia e le sensazioni dei due principali protagonisti ed è quindi per questo che ho deciso di mostrare gli avvenimenti da entrambi i punti di vista. Spero che l’esperimento sia apprezzato. Lisa - Antonio Lo conoscevo da sempre, aveva 9 anni meno di me, abitava nel mio stesso palazzo e lo avevo visto crescere. Andrea era sempre stato un ragazzino molto grazioso, pelle chiara e liscia visino delicato dai tratti molto femminili e accattivanti, labbra carnose, occhi grandi dallo sguardo languido. Andando al lavoro mi capitava spesso di incrociarlo e ricordo bene la prima volta in cui notai che in lui c’era qualcosa di strano. A quel tempo andava a scuola e spesso accadeva che facessimo la strada insieme. Quella mattina mentre chiacchieravamo la mia attenzione fu attratta dal suo modo di camminare Andrea sculettava in modo molto vistoso, una cosa che non avevo mai notato prima, il suo delizioso culetto, sodo e prominente come quello di una ragazzina si muoveva ritmicamente con un eleganza tutta femminile. A quell’età capita spesso di apparire un po’ androgeni ma nel suo caso la postura sembrava voluta. “Come và a scuola Andrea ? chiesi alla fine in tono scherzoso “scommetto che le ragazzine ...
... sono tutte ai tuoi piedi” affermai dandogli uno schiaffetto sul sedere. Lui sorrise imbarazzato, si fece addirittura rosso e balbetto qualcosa che non capii, lo salutai e mi infilai nel bar a fare colazione. Qualche giorno più tardi ebbi la conferma dei miei pensieri; mi capitò di incrociarlo sull’autobus. Dei ragazzini probabilmente della sua stessa classe lo molestavano e spintonandolo lo chiamavano femminuccia o andreuccia. Lui rimaneva li imbarazzato ed impacciato con il viso contrito al limite del pianto senza riuscire a proferir parola. Era vestito con degli short molto corti e aderenti che mettevano in mostra il suo delizioso culetto, scarpe da tennis e una canottiera alla moda che lasciava scoperto l’ombelico. In mano teneva uno zainetto rosa e mi sembrava che avesse le labbra lucide e gli occhi leggermente truccati con la matita nera. “scommetto che ti piace questo” disse il più strafottente dei tre ragazzini toccandosi i genitali. Andrea abbasso lo sguardo e venne colpito al volto da un ceffone. Sei un frocio di merda gli dissero i tre. A quel punto mi feci largo fra la folla ponendomi di fronte ai tre ragazzini. “Che cazzo state facendo stronzetti ?!!” dissi guardandoli con cattiveria “Tre contro uno, ma che bravi, se vi ribecco un altra volta a molestare Andrea vi do tanti di qui calci in culo che non potrete sedervi per una settimana” Ne spintonai uno e afferrai gli altri due trascinandoli verso la porta. “Avete capito merdacce ?!!” gli urlai in ...