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Andrea
Data: 16/12/2019, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69
... a leccarlo e a passarselo sulla faccia. Lo imboccò e guardandomi ricominciò a succhiarlo.. Quando fu al massimo dell’erezione la feci alzare. “ Ora ti mostro quanto sei bella” Presi la poltrona e la posi, rivolta verso di noi davanti allo specchio. Dissi ad Andrea di mettersi in ginocchio sulla poltrona e piegarsi in avanti con le braccia sulla spalliera e il sedere rivolto verso di me. Guardando in avanti potevamo vederci nello specchio. Eccitatissimo gli alzai la gonna, strappai i collant per liberare il suo culetto e gli abbassai le mutandine. Leccai il suo buchino e vi infilai un dito, era caldo,morbido e accogliente. senza traccia di peli. Accarezzai le natiche piene e sode e quindi la penetrai con due dita. Andrea gemeva e mugolava inarcando la schiena. La afferrai per i capelli e tirai lievemente per fargli tirare su la testa. “Guardati, guarda che bella che sei” dissi Attraverso lo specchio potevo guardarla in viso mentre la sodomizzavo e godere delle sue espressioni. Posizionai l’uccello ormai durissimo sul suo sfintere e prendendola per i fianchi iniziai a spingere. Fissai lo specchio e vidi che mi guardava. Spinsi con decisione il bacino e iniziai a penetrarla. Vedevo la sua bocca aprirsi, più spingevo e più la sua espressione appariva estatica. Quando fui tutto dentro e i testicoli gli premettero sulle natiche Andrea tirò fuori la lingua. Dalle sue labbra umide colò un piccolo rivolo di saliva e i suoi occhi si girarono ...
... all’indietro in un espressione di pura lussuria. Godevo moltissimo e mi resi conto che il grande piacere che provavo non era dovuto solo all’atto fisico di penetrarla ma anche al fatto di vederla godere, di contemplare quanto gli piacesse essere posseduta in quel modo. Per alcune volte estrassi del tutto l’uccello e lo inserii di nuovo fino in fondo poi accelerai il ritmo e mi lasciai andare al desiderio animale di possederla. Andrea – Guardando nello specchio lo vedevo dietro di me che ansimava e grugniva , sentivo la pressione delle sue mani forti sui fianchi e mi sentivo piena. La sua virilità affondava dentro di me con forza, mi piaceva da impazzire, gemevo ad alta voce senza pudore e mi muovevo avanti e indietro per assecondare il suo movimento. Vidi nel riflesso il suo viso teso e dopo un attimo lo sentii uscire del tutto dal mio culetto. Girai la testa all’indietro per guardarlo. Stava passando il suo uccello sulle mie natiche. Dimenai il sedere con un movimento sensuale e lui in tutta risposta mi colpii una natica con una leggera sculacciata, gemetti, lo rifece sull’altra e io risposi con un sospiro languido. Lo infilò di nuovo con maggior forza e aumentò il ritmo delle spinte. Ogni tanto mi dava una sculacciata. Non mi faceva male e quel gesto dominante mi piaceva perché sottolineava la mia passività e il suo potere virile.. Continuò a lungo poi improvvisamente si sfilò. Antonio - “vieni qui tesoro,mettiti in ginocchio” dissi con urgenza Andrea scese ...