Le corna di laura 4
Data: 13/12/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... verso quelle barche; lì decideremo chi siamo e cosa vogliamo … “
“Io so che sono una donna affamata d’amore e tu sei quello che me lo ha proposto al meglio; ma sei lontano da me, troppo lontano, purtroppo.”
Siamo arrivati; dalla borsa che porta sempre con se tira fuori un telo da mare e lo stende lungo lo scafo di una barca rovesciata; ci sediamo sul telo, con le spalle alla barca; per un tempo immobile che mi sembra infinito ce ne stiamo vicini, stringendoci le mani sulle ginocchia ripiegate; sembra che non abbiamo niente da dirci, ma invece è il groppo delle parole che si accavallano ad impedirci di parlare; lei risolve baciandomi sulla bocca.
La schiaccio contro lo scafo e l’aggredisco con un bacio in cui riassumo passione amore e desiderio; sembra quasi che voglia violentarla coi denti; risponde con una passione analoga, scivola sul telo e mi tira addosso; le mie mani svariano sul suo corpo e lei freme; ma non è la leggera copertura del pareo sul bikini a provocarle brividi; il seno è caldo sotto la mano che lo stringe e l’altra mano, insinuatasi fra le cosce, incontra una sorta di fornace nella figa vogliosa.
“Ti amo, maledetto; mi stai facendo mandare all’aria tutto un mondo; non posso e non devo lasciarmi andare!”
“Se proprio rischi tanto, sappi che siamo ancora al di qua del bene e del male; basterà che ci fermiamo e torniamo indietro; se la tentazione è forte, diciamoci addio con un ultimo abbraccio intenso; poi torneremo, io da Laura e tu da ...
... Lello.”
“Prendimi, maledetto tentatore; fammi fare ancora l’amore, poi ritorniamo in noi e cerchiamo di essere i cari amici che dobbiamo essere.”
“Da amico, da amante, da spasimante, da quello che vuoi, sarà questo che mi ricorderò sempre di te, riuscire a tenere sotto controllo le emozioni ma non rinunciare ad abbandonarti alla passione; sarà l’addio più ipocrita e meraviglioso del mondo; non riusciremo a dimenticarlo … “
“Vicino al mare, dietro a una barca, sotto le stelle; così avrei voluto da sempre essere sverginata … “
“Ma io ti sto per sverginare, amore mio!”
“Sì; e sono io a chiedertelo; ti amo; posso ancora urlarlo; poi dimenticherò la pronuncia!”
La sto baciando dappertutto e sento che, ad ogni bacio che appoggio su qualsiasi parte del corpo, lei vibra in ogni fibra e gode intensamente; le blocco le mani che mi cercano; voglio che si prenda prima tutto l’amore del mondo; le bacio i seni che facilmente libero dall’ingombro del costume e mi perdo tra i capezzoli che succhio con amore, alternativamente mentre lei geme e sussurra il mio nome e un ‘ti amo’ prolungato e infinito; il cazzo si fa d’acciaio e le preme sul ventre.
Quando scivolo sull’inguine, slaccia il costume e si offre nuda alla mia lingua che svaria sul sesso perlustrandolo e titillandolo fino a strapparle una serie infiniti di orgasmi che raccolgo con devozione.
“Adesso prendimi, per favore; ho bisogno di sentirti dentro!”
“Errore! No sono io a penetrarti, sei tu che adesso prendi la ...