1. Violagode, capitolo 9: il cliente


    Data: 12/12/2019, Categorie: Etero Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... di incontri. È la pagina del profilo di ToroScatenato63: un fisico ben tenuto, primi piani di un cazzo notevole, tante foto con donne che lo spompinano o vengono inculate o scopate. “Questo è uno dei miei profili online.”
    
    Scorro le foto con calma. “Be’, che dire…” faccio io dopo qualche secondo. “Hai un gran bel cazzo.”
    
    Lui ride. “Brava Viola, è questo lo spirito che speravo di trovare in te!”
    
    Io sorrido, il sangue è tornato a scorrere nelle mie vene. “Sì, proprio un gran bel cazzo, di quelli che piace a me.”
    
    “Allora Viola, visto che abbiamo rotto il ghiaccio vorrei farti una proposta. E, ribadisco, qualsiasi cosa tu dica o decida di fare non influirà sul nostro rapporto professionale che spero sia lungo e profittevole.”
    
    “Certo, dimmi.” Non so, in un qualche modo mi sento quasi rilassata. È un uomo che ci sa fare, anche bello, e da quello che ho visto sulle foto ha un gran bel cazzo.
    
    “Come ti dicevo io sono un puttaniere e vorrei poterti usare come puttana.”
    
    “In che senso?”
    
    “Vorrei fare sesso con te a pagamento. Tipo darti 50 euro per un pompino, fatto bene, con ingoio…” Annuisco aggiungendo “ovvio.” “O anche qualche bella serata con altri miei amici puttanieri, da quello che vedo ti piace il sesso di gruppo.” Poi rimane in silenzio.
    
    Raccolgo le forze ed il coraggio e mi alzo in piedi.
    
    “Non volevo offenderti…” Fa lui alzando le mani.
    
    Io cammino attorno alla scrivania, sculettando come una troia, arrivo davanti a lui, alzo leggermente la ...
    ... gonna che sarebbe se no troppo stretta e mi inginocchio. Metto le mani sulla cintura e la troia che è in me gli fa: “Dammi 50 euro e ti succhio fino all’ultima goccia di sborra.”
    
    Lui sorride guardandomi benevolo negli occhi. Estrae dalla giacca il portafogli e mi allunga 50 euro.
    
    Prendo la banconota e la infilo nel reggiseno, poi slaccio la cintura, i pantaloni, lui si aiuta a calarli insieme alle mutande rimanendo sulla sua grande poltrona dirigenziale. Che bel cazzo!
    
    In un baleno lo porto in bocca, comincio a spompinarlo come una vera assetata di sperma, non sto ad entrare nei dettagli, ma confermo che il suo cazzo è veramente grande ed in poco è diventato bello duro. Comincio a fantasticare di come possa essere bello prenderlo nel culo.
    
    “Ciao Gianni, sono Alberto.”
    
    È lui che parla? Alzo lo sguardo senza staccare la lingua dalla sua cappella e vedo che è al cellulare.
    
    “Ti ricordi quella maiala che abbiamo visto venerdì? Sì, quella che si è fatta sfondare il culo dalla moretta. Ah… Ah… Sì, sì, proprio lei. Be’, non ci crederai, ma è in ginocchio davanti a me e mi sta succhiando il cazzo.”
    
    La telefonata mi eccita.
    
    “Sì. Sì. No. Sì. Sì, guarda, è una vera troia, una pompinara da urlo.” Così dicendo mi accarezza la testa mentre io scendo a leccargli le palle per poi risalire lentamente con la lingua fino alla sua cappella dura. “Pensavo di portarla al compleanno di Marco. Sì. Sì, è una troia. Mah, io le darei 500. Sì, per tutti e 3. Be’, ovvio direi. Glie lo ...