Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – sesta parte
Data: 04/12/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
... vedo l’ora che tu mi faccia finalmente tua!”. Io, sentendo queste parole, stavo morendo dentro sempre di più. Comunque entrammo in discoteca e, mentre Marco e Francesca ballavano, con lei che gli si strusciava addosso in tutte le maniere, io stavo seduto al tavolo con Alessia e Linda. Si comportarono bene entrambe, alla fine parlammo del più e del meno e la discussione fu anche molto piacevole. Solo Alessia, a cui peraltro non ero indifferente, mi disse: “e questa sarebbe la ragazza per cui ti sei beccato gli sculaccioni di Linda? Guardala, si struscia sul suo ragazzo e, dopo averti usato come ha voluto, non ti degna nemmeno più di uno sguardo… io non ti capisco, sinceramente… soffri per lei e per cosa? Per una sega? Ma dai… non sarebbe meglio che tu ti facessi una scopata con me?”. Io le dissi: “Alessia, a parte che ho la gabbietta di castità, io non mi sento di tradirla… lei è la mia padrona e si comporta da padrona, altrimenti che senso avrebbe tutto ciò? E poi ne abbiamo già parlato…” Lei disse: “mah, forse sono io che non comprendo, ma secondo me quello che fai non ha senso… quello che vedo è un continuo colpevolizzarti da parte tua ed una continua autoflagellazione che ti infliggi solo perché qualche stronza in passato ti ha detto no… comunque non insisto, la vita è tua… se ritiene di dover sottostare a questo stato di cose, fai pure… io ti ho dato solo un consiglio”. Io gli chiesi: “scusami, Alessia, ma perché ti importa tanto di questo?”. Lei mi disse: “allora, ...
... parliamoci chiaro… tutte e tre, quindi io, Linda e pure Francesca, ma soprattutto io, ti vorremo scopare e farti finalmente togliere di dosso questo macigno che ti porti da anni e che ti sei autoimposto… al di là di tutto, noi tre ti consideriamo prima di tutto una persona e le persone hanno una loro sensibilità e dei sentimenti… sei tu che te li ferisci continuamente da solo, noi vorremmo altro, anzi soprattutto io”. Rimasi molto sorpreso, non avrei mai pensato di poter piacere a tre strafighe così e questo a ragion veduta, visti i precedenti. Continuò Alessia: “comunque se tu sei contento così, noi non ti fermiamo. Se sei convinto di essere questo, noi non possiamo farci niente. Spero solo che un giorno ti si riattivi il cervello, perché a me sembra che tu ce l’abbia veramente inceppato… eppure non sei un cretino, per la miseria!”. Forse Alessia aveva ragione, ma certe cose per poterle capire devi provarle e io, purtroppo, le avevo capito anche a caro prezzo e niente mi avrebbe smosso dalle mie convinzioni, che erano fondate sui fatti e si sa che contra facta non est argumentum. Comunque, a parte ciò, la serata passo tranquillamente e facemmo le 2:00. Prima di andare a casa, Francesca mi chiamò in disparte e mi disse: “senti… ti avevo promesso una ricompensa… stasera potrai segarti mentre mi vedi scopare con Marco mentre ti nascondi nell’armadio… sei contento?”. Io risposi: “lei non immagina quanto, padrona. La ringrazio molto, padrona!”. Lei disse: “ahah che sfigato!”. Detto ...