Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – sesta parte
Data: 04/12/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
... guardare, visto che hai quella cosa intorno al pisellino ahahah”. Bella, forte, autoritaria, decisa, sadica, maestosa… ogni aggettivo sarebbe stato superfluo per descrivere la bellezza di quella ragazza. A un certo punto lei disse: “ah, per essere sicura che sia tutto perfetto… adesso deve vedere se sarò anche in grado di far venire un’erezione nelle mutande al mio ragazzo. Ora ti tolgo per un po’ la gabbietta e vediamo il tuo livello di erezione per capire se sono pronta al 100% per Marco”. Detto fatto e mi tirò fuori il pene dalla gabbietta giusto il tempo che le bastava per rendersene conto e disse: “mmm… bene, mi sa proprio che sono pronta per farmi sbattere da Marco in qualunque momento. Va bene che tu non sei molto affidabile, data la tua verginità in tarda età, ma non ho niente di meglio al momento ahah”. Le dissi: “anche se insufficienti, sono comunque contento che lei abbia voluto fare affidamento sulle mi capacità di apprezzare una donna, padrona”. Lei disse: “ottimo, sfigato… questa risposta mi è piaciuta. Diventi sempre più bravo come schiavetto. Vedrai, se continui a comportarti così fino a fine serata, avrai una ricompensa speciale”. Passarono le ore e lei volle passarle in casa seduta sul divano con me a fianco a lei a farle da confidente pre scopata. Mi parlava in generale di come si sentiva eccitata ed emozionata di fidanzarsi con uno simile e di come si sarebbe goduta i suoi soldi ed il suo pisellone. Fu una tortura anche quella, ma in fondo.. cosa dovevo ...
... fare? Il mio destino, la mia vita erano quelli e lo sarebbero sempre stati. Si fecero le 23:00 e scendemmo. Trovammo Linda e Alessia che stavano in macchina ad aspettarci per dirigerci verso la discoteca. Entrammo in macchina, ci salutammo e poi ci dirigemmo verso la nostra destinazione. Io il viaggio lo passai in silenzio, senza dire nemmeno una parola, anche perché preferirono parlare tra di loro. Francesca ad un certo mi diede il suo cellulare in mano e mi disse: “allora, sfigato… poiché io sto parlando con le mie amiche, ma dovrei anche chattare con Marco, ci dividiamo i compiti, quindi io parlo e tu gli scrivi”. Io le dissi: “sì, padrona”. Questa fu veramente una crudeltà molto sottile, perché poi lei mi ordinò di scrivere: “Amore mio, non vedo l’ora che mi possegga sul letto di casa mia con il tuo bel cazzone… mmm”. Io dovevo scrivere per lei al suo fidanzato una cosa simile… Francesca aveva deciso proprio di distruggermi… ovviamente Linda ed Alessia ridevano e mi dissero: “porca miseria, Francesca… questo lo hai proprio ridotto ad una nullità con le donne… che sfigato che diventa giorno per giorno ahaha”. Francesca disse: Ragazze, questo è il suo ruolo e lui lo sa… non ve ne meravigliate”. Dopo qualche minuto di auto arrivammo in discoteca e parcheggiammo. Poi uscimmo dall’auto e ci dirigemmo all’ingresso, dove Marco stava aspettando la mia padrona. Appena lo vide, lei gli si fiondò addosso, gli diede un bacio appassionato e gli disse: “che bello vederti, amore mio… non ...