le mie storie (107) - Racconti Erotici

le mie storie (107)

... come piace a lui; ci guardiamo dallo specchio che ho di lato al letto e rivedo la sua faccia da maiale che mi faceva tanto incazzare allora ma alla quale non potevo resistere. Gode sulla mia schiena mentre mi stendo completamente a pancia sotto, mi pulisce con accuratezza usando delle salviette umidificate che sinceramente non so da dove ha tirato fuori, poi sparisce in bagno. Mi ricompongo un po’ (nel senso che tirò su il perizoma, tutto qui) e cerco di ordinare il letto quando ritorna in boxer e maglietta. Parliamo poco o niente, è tutta una questione di sguardi come è sempre stata tra di noi; sa benissimo di avere un ascendente su di me e nonostante sia passata una vita, sembra ricordarsi che mi bastava uno sguardo per capire le sue intenzioni. Si siede accanto e senza dire niente prende un seno con la mano e comincia a succhiarlo; gli accarezzo i capelli mentre la lingua stuzzica il mio capezzolo ricominciando ad eccitarmi, guardo quest’uomo adulto (per non dire vecchio) che sembra un bambino e per un attimo torno a chiedermi se ...

... sia giusto ciò che sto facendo. La titubanza è breve perché i miei occhi cadono sul suo boxer e notano che è tornato ad averlo duro, così dopo averlo preso in mano anche io inizio a giocare con le dita sulla sua cappella; ma gioco è bello perché dura poco, mi allarga le cosce e lo rimette dentro. Mentre mi scopa, con le braccia mi porta le gambe quasi all’altezza del busto, rendendomi consapevole di avere ancora un fisico piuttosto elastico nonostante gli anni che passano. Vengo di nuovo, lui mi sborra addosso si pulisce e dopo aver guardato il cellulare mi dice che deve scappare perché è tardi. Resto un po’ basita, lo accompagno alla porta ancora un po’ sporca di lui con la vestaglia semiaperta; mi chiede scusa ma la moglie lo aspetta per la strada, così ci diamo appuntamento allo studio per la questione del lavoro.

Qualche giorno dopo in ufficio viene solo mia cugina alla quale, tanto per cambiare, risolvo una questione piuttosto delicata (naturalmente in maniera gratuita), ci diamo appuntamento durante le feste di Natale… Chissà!